Economia

Mise, incentivi per l’imprenditoria giovanile e femminile

“Nuove imprese a tasso zero” è l’incentivo per avviare una piccola e micro nuova impresa con partecipazione giovanile o femminile, anche totale, sull’intero territorio nazionale. Entriamo nel dettaglio. Si tratta di un finanziamento agevolato, dedicato alle donne ed ai giovani, a tasso zero e della durata massima di dieci anni, e di un contributo a fondo perduto per un importo non superiore al 90 per cento della spesa ammissibile. È il Ministero dello Sviluppo economico (MiSE) a deciderlo. La nuova disciplina dell’intervento si applica alle domande di agevolazione presentate all’Agenzia nazionale per investimenti e sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia a decorrere dalla data determinata a seguito delle disposizioni previste dal decreto-legge n. 34/2019 e della legge n. 160/2019, con Decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, 4 dicembre 2020, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 21 del 27 gennaio 2021.

Una fideiussione bancaria consentirà alle imprese di ottenere una prima quota di agevolazione, non superiore al 40 per cento dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, a titolo di anticipazione. I programmi dovranno essere realizzati entro un termine di ventiquattro mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento. Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, secondo quanto stabilito dall’articolo 5 del decreto legislativo n.123/1998. Una fideiussione bancaria consentirà alle imprese di ottenere una prima quota di agevolazione, non superiore al 40 per cento dell’importo complessivo delle agevolazioni concesse, a titolo di anticipazione.

Alle imprese costituite da non più di 36 mesi verrà erogato un contributo a fondo perduto pari al 20 per cento, entroil totale delle risorse finanziarie disponibili, in misura pari al 20% delle spese relative a macchinari, impianti ed attrezzature, programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, brevetti e licenze d’uso. Laddove risultassero esaurite le risorse finanziarie destinate al contributo a fondo perduto, verranno erogate le agevolazioni unicamente nella forma di finanziamento agevolato. Ok l inoltre, servizi di tutoraggio verranno messi a disposizione delle imprese di recente costituzione.

Le domande per i finanziamenti agevolati a tasso zero possono essere presentate dal 19 maggio 2021, data di apertura dello sportello agevolativo, mentre è stata disposta la chiusura dell’attuale sportello agevolativo di cui al decreto interministeriale 8 luglio 2015, n. 140. Ai fini della richiesta è necessario che la compagine societaria sia prevalentemente composta da soggetti dai 18 ed i 35 anni ovvero da donne. Agevolazione, questa, che potrà essere richiesta anche dalle nuove imprese in corso di costituzione. Accesso consentito anche alle persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa, in questo caso però si dovrà presentare la documentazione necessaria a comprova dell’avvenuta costituzione, entro i termini indicati nella comunicazione di ammissione alle agevolazioni. A stabilirlo la circolare pubblicata dal Ministero dello Sviluppo economico (MiSE) la cui competenza è limitata agli incentivi per l’autoimprenditorialità – “nuove imprese a tasso zero” – di cui al Titolo I, Capo 0I, del predetto decreto legislativo n. 185/2000.

I programmi di investimento contemplati sono i seguenti: la produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi alle imprese, commercio e turismo. Qualora le imprese siano costituite da non più di 36 mesi le spese ammissibili non devono essere superiori a euro 1.500.000; nell’ambito del predetto massimale può rientrare, altresì, un importo a copertura delle esigenze di capitale circolante (da giustificare nel piano di impresa e utilizzabile ai fini del pagamento di materie prime, servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa e godimento di beni di terzi), nel limite del 20% delle spese di investimento. Per le imprese costituite da più di 36 mesi e da non più di 60 mesi, l’importo delle spese ammissibili non può essere superiore a euro 3.000.000. Quanto ai settori, invece, sono: produzione di beni nei settori industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli; fornitura di servizi alle imprese e alle persone ivi compresi quelli afferenti all’innovazione sociale; commercio di beni e servizi; turismo ivi incluse le attività turistico-culturali finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché’ le attività volte al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.

Le modalità di erogazione sono: stati di avanzamento lavori (SAL) in non più di 5 quote, comprensive dell’ultima a saldo. Al fine di favorire maggiormente la sostenibilità finanziaria dei programmi di investimento, l’erogazione delle singole quote può avvenire a fronte della presentazione di titoli di spesa anche non quietanzati, nei limiti del 20% per cento delle agevolazioni concesse nel caso del I SAL e del 30% per cento per i SAL successivi al primo. Per ciascuna quota, diversa dalla prima l’impresa, è tenuta a dimostrare il pagamento mediante le relative quietanze, dei titoli di spesa presentati ai fini dell’erogazione precedente. In alternativa, le singole erogazioni possono avvenire con fatture di acquisto non quietanzate se vincolate ad un contratto di Conto Corrente di cui alla convenzione già stipulata tra il Ministero, il Soggetto gestore e l’Associazione Bancaria Italiana, in grado di garantire il pagamento ai fornitori dei beni agevolati in tempi rapidi.

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