Michail Gorbacev, l’ultimo “grande” del XX secolo
1.
All’età di 91 anni, Michail Gorbacev è deceduto. Un altro importante personaggio del XX secolo se ne va. L’azione politica di Michail Gorbacev è stata molto complessa e – a tratti – quasi contraddittoria. Pertanto, è opportuno darne una valutazione molto ponderata.
All’annuncio della sua morte sono risuonate alcune parole chiave: 1) perestrojka; 2) accordi internazionali per il disarmo USA-URSS; 3) crollo del muro di Berlino; 4) dissoluzione dell’Unione sovietica.
Gorbacev salì rapidamente i gradi della nomenklatura del PCUS perché era il delfino di Jurij Andropov, che per molti anni fu a capo del KGB (servizi segreti). Entrambi provenivano dalla stessa città. Fu proprio Andropov ad avviare un primo tentativo di riforma tra il 1982-1984. Gli succedette Gorbacev che avviò una politica riformatrice denominata perestrojka che consisteva in una progressiva liberalizzazione dell’economia sovietica, ed in una ristrutturazione del Partito Comunista sovietico combattendo la degenerazione burocratica e la corruzione. Lo scopo pratico principale era superare la stagnazione economica cronica dello stato sovietico. Tale situazione di stallo economico era stata in parte determinata dalla crisi petrolifera mondiale (1973-1979) e da un esaurimento del sistema ad economia pianificata.
2.
La dirigenza sovietica intendeva compiere un completo processo di de-stalinizzazione dell’Unione sovietica. Si voleva ritornare alle idee di Lenin, che nei primi anni Venti del XX secolo, prendendo atto del fallimento del comunismo di guerra, aveva realizzato la nuova politica economica (NEP) (1920-1928), una forma di economia mista con un notevole spazio riconosciuto all’iniziativa privata. Sempre negli ultimi anni, Lenin aveva combattuto con ogni mezzo la degenerazione burocratica del Partito. Tuttavia, molti dei seguaci di Gorbacev volevano svuotare il PCUS e realizzare un sistema social-democratico. Tutti gli stalinisti del mondo accusano Gorbacev e il suo gruppo di essere dei revisionisti e di essere stati comprati dagli Stati Uniti.
Mentre all’esterno dell’Unione sovietica, l’accordo per il disarmo USA-URSS, il ritiro dall’Afghanistan, il mancato intervento nella secessione di Lituania, Estonia e Lettonia (1990), il crollo del Muro di Berlino (1989) sono stati considerati positivamente, all’interno sono stati valutati molto negativamente.
Nell’agosto del 1991, ci fu la reazione rabbiosa dei conservatori che compirono un colpo di stato che si dissolse in una settimana. In quei giorni emerse prepotentemente Boris Eltsin. Gorbacev riuscì a tornare al potere, ma fu scalzato definitivamente proprio da Eltsin che era presidente della Russia. Il Partito Comunista sovietico fu sciolto. A Brest fu fondata la Comunità di Stati indipendenti e distrutta definitivamente l’Unione sovietica.
Da allora, Gorbacev uscì dalla scena politica e non riuscì più a tornare alla ribalta.
3.
Non molti sono a conoscenza che i termini glasnost’ e perestrojka sono tipici di una corrente filosofica e scientifica denominata cosmismo, che si fa risalire a Nikolaj Fedorov, un modesto funzionario della biblioteca di San Pietroburgo ma che ha influenzato anche molti leader sovietici di primo piano (Bogdanov, Lunacharskij e Gorkij), molti alti generali sovietici e soprattutto tutti gli organismi che hanno portato allo sviluppo della cosmonautica sovietica. L’astronauta Gagarin mostrò apertamente l’adesione al cosmismo nominando il pittore Nikolaj Roerich durante uno dei suoi viaggi spaziali.
Molto vicino a questo movimento era Aleksandr Bogdanov, uno scienziato e genio dell’economia che introdusse il marxismo in Russia, tradusse il Capitale di Marx in lingua russa dal tedesco. Sino al 1909 ne fu anche il leader. Lenin ingaggiò con lui una durissima polemica (Materialismo ed empiriocriticismo) e ottenne la sua espulsione nel 1911. Bogdanov continuò ad insegnare all’università e a ricoprire alcuni incarichi come consigliere nelle ambasciate. Nel 1923 fu arrestato dalla polizia segreta perché criticava la svolta autoritaria del partito bolscevico. Riuscì ad avere salva la vita per intervento diretto di Josif Stalin. Pubblicò la Tectologia, un insieme di saggi in cui anticipa temi che saranno sviluppati dalla cibernetica e dalla teoria dei sistemi. Insieme ad A. Lunacharskij e A. Platonov, Bodganov ha influenzato un movimento denominato i “Costruttori di Dio” con lo scopo di costruire l’uomo sovietico perfetto ed immortale.
Il cosmismo è una forma di scientismo presente in Russia sia in epoca zarista che sovietica e mirava alla creazione di uomo nuovo attraverso la scienza e la tecnologia. Addirittura già negli anni Trenta del XX secolo alcuni scienziati parlavano apertamente di costruire razzi per raggiungere la luna, di allungamento della vita umana, di resurrezione dei corpi attraverso tecniche scientifiche. Lo scienziato cosmista ha qualcosa di simile al mago e all’alchimista che lo rende molto compatibile con alcuni settori dell’esoterismo e dell’occultismo. L’imbalsamazione di Lenin aveva ed ha come scopo quello di permettere agli scienziati in futuro di riportare in vita il padre della rivoluzione bolscevica. Anche dopo la fine dell’Unione sovietica, a Mosca esiste una fondazione cosmista.
4.
A mio modesto avviso, la perestrojka ha qualcosa di simile al dispotismo illuminato: Gorbacev e ampi settori del partito comunista hanno voluto calare dall’alto alcune riforme che non sono state recepite dalla popolazione o che forse erano troppo semplici per una realtà complessa come quella dell’Unione sovietica. Pare che la decisione di avviare le riforme sia avvenuta informalmente e oralmente tra i membri di un ristrettissimo gruppo di dirigenti.
Lenin e il Partito Bolscevico avevano portato dalla loro parte i contadini e soprattutto avevano portato i popoli minori dell’ex impero zarista sulla via delle lotte contro il colonialismo. Negli anni di Gorbacev i localismi e i nazionalismi hanno man mano sfaldato l’Unione Sovietica e il crollo definitivo è avvenuto perché Eltsin, Presidente della Russia, ha ingaggiato la battaglia finale contro la dirigenza sovietica dopo il fallimento del golpe dell’agosto 1991.
Era possibile riformare il sistema sovietico? Probabilmente no. Il partito leninista è una setta di terroristi, fortemente centralizzata e verticistica. Come tutti i regimi totalitari, anche il sistema sovietico ha qualcosa di religioso. Berja, il potente capo del KGB di epoca stalinista, paragonava la Chiesa Cattolica al sistema sovietico. Come nel cattolicesimo esiste il clero, il popolo di Dio e l’inquisizione, nel sistema sovietico c’era un Messia (Lenin), il partito, il proletariato e la polizia segreta. In questi contesti è molto complesso operare dei cambiamenti senza l’uso della forza. Anche se imposte dall’alto, certe innovazioni si scontrano con una sorta di istintiva rigidità degli apparati.
L’introduzione di elezioni libere e simili a quelle democratiche hanno avuto un effetto negativo, aggravato dal fatto che Gorbacev era sempre stato un funzionario di partito e non un leader simile a quello degli stati democratici. Eltsin ebbe la meglio su di lui perché aveva maggiori capacità comunicative ed istintivamente le masse vedevano in lui un uomo pragmatico e rapido.
In Cina, sono stati introdotti elementi di mercato, ma il Partito comunista cinese non ha mai permesso la democratizzazione in senso occidentale. C’è una sorta di neo-confucianesimo. Come Confucio immaginava l’Imperatore che tutto vede e governa, i cinesi hanno realizzato il Partito-imperatore, una gigantesca tecnocrazia che regge un’economia mista sempre più inserita nel sistema e finanziario internazionale. Qualche commentatore ha scritto che certe proposte dei neoliberisti si realizzano più facilmente nelle dittature che non nelle democrazie occidentali.
5.
Spesso si dice che il crollo del sistema sovietico sia dovuto al Papa Giovanni Paolo II. Negli ambienti cattolici, questa opinione è un dogma e quasi una prova dell’opera della Provvidenza nella storia. Non è assolutamente vero. L’Unione Sovietica crollò principalmente per ragioni interne a causa dell’aggravarsi della crisi economica. Ci fu un momento che non arrivavano più i generi alimentari di prima necessità nei negozi. Il sostanziale fallimento della perestrojka era evidente.
Nei giorni del colpo di stato (7 agosto 1991), la CIA intervenne tramite G. Bush padre fornendo le intercettazioni delle comunicazioni tra i golpisti. Oggi, da varie parte si ammette apertamente che attorno a Eltsin c’erano agenti della CIA in azione.
6.
All’annuncio della sua morte, i media di tutto il mondo hanno descritto Gorbacev come un riformatore ed un visionario che non è stato compreso.
Dopo la morte di Reagan, della Thatcher, di Craxi, di Fidel Castro e di Gorbacev possiamo dire che il XX secolo è finito.
Spesso i telegiornali sottolineano una sfumatura: parlano di una grande simpatia tra Reagan e Gorbacev che avrebbe favorito la firma di importanti trattati sul disarmo nucleari. Vogliono presentare questi due leader politici come due grandi visionari e riformatori delle due super-potenze che nonostante le grandissime differenze ideologiche sono riusciti a firmare trattati sul disarmo e avviare una fase di distensione. Sembra un modo per invitare Biden e Putin a ritrovare quella ispirazione che portò alla firma di così importanti trattati.