Per la prima volta sarà utilizzata la location del Cortile del Palazzo dei Leoni, sede della Città Metropolitana di Messina.
Lunedì 22 luglio si inaugura la XIII edizione del “Cortile Teatro Festival” di Messina con lo spettacolo che è il terzo capitolo della trilogia (ogni parte è indipendente dalle altre) “P3-coordinate popolari” sull’opera etnografica di Giuseppe Pitrè (il “Cortile Teatro Festival” aveva già ospitato “comu veni) Ferrazzano”). Interpreti Federica Aloisio e Roberto Galbo; coreografie Simona Argentieri; ambiente scenico di Pietra Trombini.
Lo spettacolo unisce la narrazione di un cunto della tradizione siciliana e la danza contemporanea: Ferrazzano, trait d’union di tutti gli spettacoli della trilogia, ha il compito di condurci nei giochi di strada e nei ritmi dettati dalle filastrocche, per affidarci ai due performer che ne restituiscono l’essenza con un movimento del corpo non didascalico né mimico. Come diceva Pitrè, «il gioco è la manifestazione più pura e spirituale del fanciullo e, assieme all’immaginazione, è il modello della complessiva vita umana, dell’intima e segreta vita dell’uomo».
L’importanza degli studi di Pitrè è stata sottolineata da Italo Calvino, che era un suo grande estimatore: «La sua opera monumentale – scrisse fra l’altro – resta pietra miliare per la ricchezza per la ricchezza e la vastità d’informazioni nel campo delle storie e tradizioni del nostro paese, nel suo caso la Sicilia e il Sud Italia,… nessuno ha raccolto “come e quanto” lo scrittore palermitano».
Il Cortile Teatro Festival nasce da un’idea di Roberto Zorn Bonaventura (che ne è il direttore artistico), Giuseppe Giamboi e Stefano Barbagallo. Il Castello di Sancio Panza organizza il Festival insieme con il Comune di Messina e con la collaborazione del ristorante ‘A Cucchiara. Sostegno offerto da Latitudini, rete di drammaturgia siciliana, e dal Gruppo Caronte-Tourist. Grafica di Riccardo Bonaventura.
