Messina, l’Horcynus Festival premia il grande regista Ken Loach

La XXII edizione dell’Horcynus Festival, che gode della direzione artistica di Franco
Jannuzzi, Erfan Rashid, Giacomo Farina e Luigi Polimeni, si concluderà l’8 agosto, con
numerosi e prestigiosi appuntamenti cinematografici, letterari e musicali.
Il 25 luglio sarà assegnato il Premio Horcynus Orca 2024 al regista e sceneggiatore
britannico Ken Loach, in collegamento da remoto, per la sua ricchissima carriera
impreziosita da un profondo impegno per la giustizia ambientale e sociale.
Seguirà la proiezione del film The Old Oak, ultimo capolavoro di Loack. Un vero inno alla
solidarietà e all’ inclusione. The Old Oak è un posto speciale. Non è solo l’ultimo pub
rimasto, è anche l’unico luogo pubblico in cui la gente può incontrarsi in quella che un
tempo era una fiorente località mineraria e che oggi attraversa momenti molto duri, dopo
30 anni di ininterrotto declino. Il proprietario del pub, TJ Ballantyne (Dave Turner) riesce a
mantenerlo a stento, e la situazione si fa ancora più precaria quando The Old Oak diventa
territorio conteso dopo l’arrivo dei rifugiati siriani trasferiti nel villaggio. Stabilendo
un’improbabile amicizia, TJ si lega ad una giovane siriana, Yara (Ebla Mari). Riusciranno
le due comunità a trovare un modo di comunicare? TJ Ballantyne, che rischia di perdere
gli assidui frequentatori, comprende, non solo per sua necessità, che ha il dovere di fare in
modo che le due comunità debbano conoscersi, confrontarsi e imparare a convivere.
The Old Oak è dunque un toccante dramma contemporaneo che, parlando di perdite, di
paura e della difficoltà di ritrovare la speranza, invita ad abbattere le barriere dell’
indifferenza e del sospetto.
Nei giorni scorsi è stato assegnato il Premio Horcynus Orca all’attore, regista e critico Adriano Aprà, recentemente scomparso. Ha ritirato il premio la moglie, Stefania Parigi.
Grande successo di pubblico, inoltre, per il concerto dei Radiodervish, che sono stati accompagnati da Faisal Taher.
Questi gli altri appuntamenti della settimana:
Lunedì 22 luglio alle 21.00 proiezione del documentario “Perché venite qui?” di Diego Pascal Panarello, che sarà presente al Festival: questo lavoro guarda alle ciminiere del polo petrolchimico siracusano dalla prospettiva di un gruppo di fenicotteri rosa. A seguire è in programma il film “La canzone della terra” (2023) di Margareth Olin, che è una meditazione sul rapporto dell’uomo con la natura e sul legame tra genitori e figli.
Martedì 23 luglio alle 20.00 si svolgerà la presentazione del libro “Oblò/Porthole 1990 – 2022” di Carmelo Nicosia, che si confronterà insieme a Mario Bolognari: questo volume raccoglie 100 fra le più significative immagini dell’autore e di un viaggio che dura da più di trenta anni e che narra, attraverso i suoi fotogrammi in bianco e nero, momenti magici di relazioni antiche tra natura e visione, strette di mano, contatti privilegiati con esseri umani rari e coraggiosi.
Alle 21.00 proiezione di “Kaarina Onde Vita Camicie” alla presenza del regista Alberto Valtellina: la storia è quella dell’imprevedibile incontro tra l’artista visiva finlandese Kaarina Kaikkonen e il Teatro tascabile di Bergamo, per la realizzazione di un’opera d’arte partecipata. Il film mostra il lunghissimo lavoro preparatorio che ha creato o fatto rivivere relazioni, memorie personali, affetti, scambi.
Alle 22.30 è in programma “Caronte” di Nunzio Gringeri. Oltre al regista, parteciperanno i protagonisti della pellicola ambientata nello Stretto di Messina, che è il lembo di mare che segna la frattura tra questo luogo mitico, raccontato da Omero, e il resto del continente europeo. Attraverso i protagonisti, Francesco, giovane marinaio e Giovanni, pastore eremita, Caronte racconta la ciclicità della vita e del passaggio da una stagione all’altra dell’uomo.
Mercoledì 24 luglio alle 20.00 presentazione del volume “Il compratore di anime morte” di Stefano D’Arrigo. Caterina Pastura dialogherà con Alessandro Zaccuri. L’autore, ispirandosi a Le anime morte di Nikolaj Gogol’, ci consegna una preziosa opera postuma in cui brillano tutta la vena satirica e la ricchezza linguistica che lo hanno reso un grande autore del Novecento. Questo libro è un viaggio inedito e spassoso tra la Napoli e la Sicilia di metà Ottocento, che mescola i toni della commedia e del romanzo picaresco.
Alle 21.30 sarà proiettata la prima nazionale del film di animazione “White plastic sky”, di Sarolta Szabò e Tibor Bànòczki, che suggella la nuova e prestigiosa collaborazione dell’Horcynus Festival con Daniela Weber, responsabile della programmazione del Festival di Berlino, che sarà anche presente all’evento.
White Plastic Sky è ambientato in un futuro prossimo post-apocalittico: nell’anno 2123 le risorse sono drasticamente diminuite, le persone possono scegliere quando morire, ma hanno un limite di tempo entro cui diventare alberi; infatti, una volta raggiunti i 50 anni, ogni cittadino viene gradualmente trasformato in arbusto.
Venerdì 26 luglio alle 21.00, sempre dal Festival di Berlino, è in programma “Alcarras: l’ultimo raccolto” di Carla Simòn: nella campagna assolata della Catalogna, la famiglia Solé vive e coltiva da decenni un vasto frutteto che gli era stato offerto dopo la guerra civile dai proprietari, i Pinyol. Un gesto d’onore a ricompensa di un aiuto cruciale, ma mai siglato con documenti ufficiali. I Solé si ritrovano perciò impotenti quando furgoni carichi di pannelli solari arrivano sui terreni, pronti a riconvertire il frutteto ed eliminare l’unica attività che la famiglia abbia conosciuto.
Questo film è stato premiato al Festival di Berlino, ha ottenuto 3 candidature agli European Film Awards e 10 candidature ai Premi Goya.
Sabato 27 luglio alle 21.00 spazio alla musica con il Pelorias Sea Sounds, un progetto dell’etichetta discografica messinese Tuma Records realizzato in collaborazione con Onda pop (Crox concerti e Mind Palermo). Si esibiranno le band Curramore, Anet, Basiliscus P, Chris obehi e Veeble.
Infine, da domenica 28 a martedì 30 luglio è in programma “La Nueva Ola”, il Festival del cinema spagnolo e latinoamericano curato da Federico Sartori e Iris Martín-Peralta (Exit Media).
Tutti gli eventi si svolgeranno al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro e hanno ingresso gratuito.
L’HF, è realizzato a cura della Fondazione Horcynus Orca e della Fondazione MeSSInA e, negli anni, con il sostegno di: MiC, Regione Siciliana, Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, Sicilia Film Commission, Università degli Studi di Messina, Comune di Messina, Città Metropolitana di Messina, ATM – Azienda Trasporti Messina, Impresa Sociale Con i Bambini.