L'Intervista

Maria Grazia Falsone Camilleri: la poesia come valore esistenziale

C’è ancora spazio per i poeti nella società odierna, dove le emozioni si ammutoliscono e le qualità umane sono messe al bando? Ne abbiamo parlato con la pluripremiata scrittrice e poetessa Maria Grazia Falsone, parente del maggiore cantore della sicilianità, Andrea Camilleri.

Quando hai iniziato a leggere poesie e quando a poetare?

Non ci si sveglia al mattino e si afferma di diventar “Poeta”! Diventare “Poeta” è qualcosa che sedimenta nell’Anima sin dalla nascita. Solo che ci si accorge di esserlo con situazioni personali. Io l’ho scoperto trovando il coraggio (comprendendo che le tematiche che versificavo erano le problematiche comuni a tutti gli esseri umani) di non considerare le mie liriche personali e segrete da tenere come in un diario segreto, ma di pubblicarle e farle partecipare a diversi Concorsi… Superandoli ho capito che le mie liriche emanavano qualcosa di emozionale…Ho sempre scritto sin da bambina, comprendendo di essere “Speciale” per la mia emotività vibrazionale!

Ci sono stati avvenimenti nella tua vita che ti hanno avvicinato alla poesia?

Per me far poesia è, citando Thomas Mann, “Lavarsi Il Cuore”. Ecco che per me scrivere e sempre stato “Uno Sfogo Dell’Anima! Tutte le vicissitudini di vita che emanavano “Emozioni” sono sempre state ispirazioni vibrazionali di scrittura versatile.

Cos’è per te la poesia?

Risponderò a questa domanda con un mio Aforisma (come diceva la mia editrice) che ritengo molto esaustivo: “La poesia per me è il fruscio d’ali di farfalle percepito dai raggi emozionali del cuore nell’abisso dell’Essenza”.

Quali sono le fonti, gli autori e i libri che ti hanno accompagnato lungo questo percorso?

I miei compagni di viaggio e maestri che mi hanno accompagnato nel mio percorso “Artistico Culturale” sono dal grande Jacques Prévert, per riuscire ad allontanar la poesia dal suo mondo “Elitario” e di diventare la nostra stessa “Vita” tra la gente comune. Uscire dalle biblioteche e dalle prigioni del pensiero. (Ecco i miei spettacoli artistici culturali ove la Poesia si assembla alle altre forme d’arte per emanare Emozioni. Ecco tra i tanti Premi il Premio Ercole Patti che mi rappresenta maggiormente con la Menzione: “Per riuscire a rendere la Poesia Fruibile con le altre forme d’arte”. Giovanni Pascoli per la tematica del “Fanciullino” Porsi dinanzi allo scorrere della vita con l’animo del fanciullino, semplice e puro, per coglierne l’Essenza! Ignazio Buttitta che mi ha insegnato a divulgare la Poesia tra la gente perché è la nostra stessa vita. Alda Merini che ha abbinato la Poesia al canto alla musica allo spettacolo.

Quale lavoro ritieni rappresenti meglio la tua carriera oggi?

Lo spettacolo che mi ha consacrato agli altari artistico-culturali è stato quello dell’amico cantautore grande musicista Lucio Dalla, dopo la sua prematura morte, all’anfiteatro di Milo. Siamo stati i primi a ricordarlo, con un spettacolo emozionale, poi l’anno successivo è arrivata la Rai a Milo.

Perché siamo una nazione di poeti e non una nazione di lettori?

Perché la Poesia arriva veloce veicolata dall’emozione. Perché come diceva il grande Eliot: La Poesia può comunicare ancor prima di essere capita! La Prosa impiega molto più tempo. Ed oggi che si va sempre di fretta la Poesia ha più successo!!!

Quando bisogno c’è di poesia nel mondo oggi?

È tanto il bisogno di Poesia. Oggi che siamo bombardati da messaggi mediatici che velocemente arrivano e velocemente vanno via dal nostro cuore! Anche Montale nel suo discorso fatto a Stoccolma quando prese il Nobel per la letteratura 1975, portò la tematica della validità della Poesia nel mondo. La poesia ci permette di allontanarci dal tran tran del quotidiano e di immergerci nel nostro mondo interiore per ascoltare la nostra essenza e connetterci col nostro “IO”.

Progetti futuri?

Ho appena portato in scena un eclatante progetto: Sincronie di Voci, Versi, Suoni e Immagini. Ho realizzato uno spettacolo nel quale la liricità poetica e l’emozionalità dell’arte hanno trovato un connubio perfetto. Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione di personalità note del panorama artistico, e a tutti gli attori coinvolti: artisti, ballerini, cantanti, musicisti, interpreti, esperti della comunicazione.

Note biografiche:

Maria Grazia Falsone Camilleri, nata a Campobello di Licata (AG), da Giuseppe e Carmen Camilleri, ha trascorso la prima infanzia a Sermoneta (LT) e Gavignano (RM). Ha completato gli studi superiori tra Gela (CL) e Acireale (CT). Dal 1974 vive ad Acireale e da molti anni è Responsabile del “Cenacolo del Galatea”. Collabora con radio e televisioni locali nelle quali gestisce programmi culturali. Sin dalla giovane età utilizza la poesia per esprimere le proprie emozioni e sensazioni. Nel 2004 ha pubblicato il suo primo volume, Appunti di viaggio, riscuotendo consensi da parte della critica e del pubblico, così come dimostrato dalle numerose recensioni sulla stampa. Nel 2008 pubblica Il Senso della Vita, presentato su Rai Uno nel programma “L’Appuntamento” di Gigi Marzullo. Con la stessa opera ha vinto l’edizione 2011 del Concorso Internazionale “Accademia G. Leopardi” e il Premio “Filippo Tommaso Marinetti, Futurista a Milano”. È stata tra le finaliste al XIV Concorso Nazionale “Città di Partanna”, presieduto da Vittorio Sgarbi. La sua poesia ha ottenuto premi e segnalazioni, tanto da essere stata invitata a Pistoia come rappresentante della Sicilia al XXXIX Premio Nazionale di Poesia “Pietro Borgognoni”. Proporre la poesia attraverso le altre forme d’arte le ha permesso di ricevere il premio “Ercole Patti”. Ho ricevuto il Premio “San Carlo Borromeo” e il Premio Internazionale “Shelley e Byron” con il libro Respiro di…verso del tempo. Le sue poesie sono presenti in diverse antologie nazionali e internazionali. La novità della poesia di Maria Grazia Falsone, oltre alla peculiarità espressiva ed emozionale, è quella di saperla porgere allo spettatore-fruitore attraverso incontri culturali che fondono parole, musica e spettacolo. È di certo questo, per l’autrice, il futuro della poesia, un modo per non lasciarla imprigionata nelle aride parole, dando la possibilità di poter toccare la profonda sensibilità umana, presentandosi come una continua ricerca di equilibrio tra emozioni e interiorizzazione di tutto ciò che esiste fuori di noi, creando un’armonia tra sé e gli altri, tra sé e sé.

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