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“Madre incompiuta”, il libro della giornalista Maria Ausilia Boemi

“Madre incompiuta”, pubblicato dalla casa editrice viterbese Dialoghi (gruppo Utterson) nella collana Intrecci, è il romanzo d’esordio della giornalista catanese Maria Ausilia Boemi.
La presentazione del romanzo si terrà venerdì 28 luglio alle ore 18 nella Sala Lettura della Biblioteca comunale di Catania “Vincenzo Bellini”, sita in via Spagnolo 17 (al 529 di via Etnea) con ingresso anche da via Passo Gravina 19 C: a conversare con l’autrice e il pubblico presente, sarà il giornalista Marcello Proietto di Silvestro, past president Ristoworld Italia.
Il libro racconta il delicato rapporto madre-figlia che si sviluppa faticosamente fra due donne che, da perfette estranee, si ritrovano invece a scoprire e reinventare un complicato quanto intenso legame. Maria Ausilia Boemi, con una scrittura concreta ed essenziale, che da sempre contraddistingue la sua produzione giornalistica, riesce a tratteggiare il turbinio di emozioni che scandisce la scoperta delle proprie origini in Maria, giovane e promettente cardiochirurga siciliana in dolce attesa.
Sul letto di morte di quella che considera ed ama come la propria mamma, Maria scopre infatti di essere la figlia di una nobildonna costretta, a suo tempo, a rinunciare a lei, quale “frutto del peccato” e risultato di un capriccio da parte di un uomo ricco e senza scrupoli convinto di potere disporre a piacimento del corpo e dell’anima di una ingenua ragazza.
Sullo sfondo una Catania e una provincia etnea di metà Novecento con usi e costumi che appaiono lontani dalla contemporaneità: ed è proprio grazie a questo riuscito esercizio di cerniera temporale, che nel romanzo si dipana lungo mezzo secolo, che l’autrice riesce perfettamente a collocare ed animare i diversi personaggi, regalando al lettore la sensazione di una presenza reale nel contesto geografico narrato, accanto ad una precisa e puntuale descrizione d’insieme. E così la campagna e il territorio della provincia etnea vengono ricostruite fedelmente e puntualmente, con gli occhi del cuore dell’autrice.
Numerosi gli spunti di riflessione che Madre incompiuta affida alle diverse sensibilità personali: l’amore coniugale e il matrimonio, l’attesa e la preparazione al parto, l’accoglienza di una nuova vita, l’emancipazione della donna con una forte riaffermazione del diritto alla felicità, l’altruismo e il volontariato inteso come quotidiano esercizio di vita.

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