L’Orchestra del Conservatorio etneo “Bellini” vola a Lubiana
Valige pronte, adrenalina a mille. Sono novanta i docenti e gli studenti del Conservatorio “V. Bellini” di Catania pronti per l’imminente trasferta a Lubiana, dove dal 20 giugno scorso è in corso la 72a edizione del Festival che, sin dal Dopoguerra, costituisce un’irresistibile vetrina della produzione musicale contemporanea. Organizzato per la prima volta nell’ormai lontano 1953, il Ljubljana Summer Festival è l’appuntamento musicale più importante della capitale slovena: si tratta di una rassegna crossover, che spazia dalla lirica alla danza, dal repertorio sinfonico alla world music, con un’ampiezza di prospettive che, da sempre, ne fa un punto di riferimento della lunga estate dei festival europei. Il cartellone di quest’anno prevede nomi di altissimo profilo: la London Symphony Orchestra diretta da sir Antonio Pappano, la Filarmonica della Scala con la bacchetta di Riccardo Chailly, Il trovatore del Maggio Musicale Fiorentino diretto da Zubin Mehta, Martha Argerich con Charles Dutoit per il Concerto in sol di Ravel, Svetlana Zakharova, Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko tra le stelle di uno stellare gala di danza classica, Juan Diego Flórez con la Slovenia Symphony Orchestra, e ancora il celeberrimo musical The Bodyguard, tratto dall’omonimo film.
Ferve l’attesa anche per il concerto di lunedì 22 luglio, che vedrà protagonista l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “V. Bellini” di Catania, sul podio Epifanio Comis. L’evento – che beneficia del supporto dell’Assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana della Regione Siciliana, del patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura della Slovenia e del patrocinio onorario di Giuseppe Cavagna, ambasciatore italiano a Lubiana – vedrà come solista il soprano Serena Sáenz, giovanissima artista spagnola, vincitrice nel 2021 del primo premio al Concorso internazionale di canto “Montserrat Caballé”. Forte di un curriculum che vanta presenze al Liceu di Barcellona come alla Staastoper di Berlino, l’artista sarà protagonista della prima parte del concerto: un omaggio a Vincenzo Bellini e ai suoi immortali capolavori. Quattro saranno infatti le eroine belliniane che Sáenz porterà idealmente sulla scena: Giulietta dai Capuleti e Montecchi, con la sua romanza di sortita, Amina, protagonista della Sonnambula, con il celeberrimo finale dell’opera, Norma, da cui verrà eseguita l’ineludibile «Casta diva», e la gran scena della pazzia di Elvira da I Puritani, testamento spirituale del musicista etneo. La Sinfonia da Norma e l’Omaggio a Bellini, composto nel 1860 da Saverio Mercadante come tributo al collega prematuramente scomparso, concluderanno la prima parte All Bellini. Nella seconda parte della serata, la bacchetta di Comis – che ha fortemente creduto nella realizzazione di questo evento – guiderà la Quarta Sinfonia in fa minore, op. 36, di Pëtr Il’ič Čajkovskij: banco di prova delle straordinarie potenzialità di una compagine orchestrale dall’entusiasmo travolgente.
«L’attesissimo concerto di Lubiana si inserisce in una più ampia politica di internazionalizzazione del nostro Conservatorio – chiosa Carmelo Galati, presidente dell’istituzione musicale etnea. Ma è solo il primo passo di una programmazione a lungo raggio, che vede il nostro istituto come una tra le realtà più dinamiche del territorio nazionale.» È con legittima soddisfazione, infatti, che il direttore Comis è già in grado di annunciare il prossimo impegno: «il Ministero della Cultura della Romania ha invitato la nostra Orchestra per un concerto che avrà luogo il 14 dicembre prossimo.» La Fundatia Solidaritatea culturala pentru Romania ospiterà l’Orchestra del Conservatorio, diretta da Comis, per la XXVII edizione del gala “Christmas for all”, sotto l’alto patronato del Ministero della Cultura rumeno. Il gala è uno tra i più importanti eventi musicali realizzati nel periodo natalizio all’Ateneo romano di Bucarest, la più importante sala da concerti della capitale rumena. Un nuovo traguardo, al termine di un anno di grande impegno sullo scacchiere internazionale per il Conservatorio catanese.
Foto di Vincenzo Mineo