L’Occidente ha fallito il suo compito
Il sangue innocente versato ogni giorno nell’orrore delle guerre in corso, impone di ritornare indietro e di rivedere il percorso di un Occidente che invece di assicurare pace e stabilità ha fallito il suo compito e si è macchiato di gravi errori che lo hanno reso responsabile dell’annullamento pressoché totale dei diritti umani.
Piuttosto che concentrarsi su una lucida e obiettiva analisi delle azioni e conseguenti colpe, si assiste a un superficiale quanto borioso atteggiamento di autoproclamata superiorità che, in nome di una declamata democrazia, spinge l’Occidente a porsi su un piedistallo che non gli permette di accorgersi delle sue fragilità.
Fragilità che emergono prepotenti nel conflitto Ucraino. Una guerra che si protrae da più di due anni, che occupa la scena del mondo senza che si sia riusciti a raggiungere un punto di incontro, alimentata invece da presuntuose argomentazioni di parte, che si oppongono con ostinazione, che si fronteggiano in un arrogante scontro che si traduce in reali attacchi bellici sulle città, sui civili che muoiono giorno dopo giorno.
L’Occidente, fiero dei propri “vuoti” principi di democraticità persiste nel suo obiettivo di distruzione perché la guerra è solo questo: morte e distruzione.
Pur di non ammettere le proprie colpe, nutre, attraverso i social e i media, una narrazione superficiale, ingannevole, per far presa sull’opinione pubblica, in modo da manipolare il consenso collettivo.
La guerra si condanna, ma la verità si altera, è un foglio bianco su cui scrive solo ciò che fa comodo.
Inevitabilmente, gli eventi che hanno condotto all’attacco (da condannare) da parte della Russia, sono stati taciuti, celati alla collettività troppo spesso distratta dalla molteplicità di immagini propinate ad arte, in modo da poter condurre un piano politico molto più complesso.
L’Occidente, fiero di se stesso, ma dimentico degli ideali illuministici che lo hanno contraddistinto in passato, sventola alta la bandiera della pace e della libertà dei popoli mentre, nel silenzio, invia missili e armi di distruzione che alimentano quella guerra che, ipocritamente, rifiuta a gran voce.
L’Occidente ha perso la propria identità, il proprio volto, e si è piegato alle dinamiche e politiche internazionali, agli interessi economici mondiali.
Un modus operandi che emerge in tutta la sua evidenza anche nel recente conflitto scatenato dall’attacco terroristico di Hamas ad Israele.
La condanna di questo atto è senza dubbio inappellabile.
Ancora una volta l’Occidente ha mostrato la sua inadeguatezza, la sua fragilità nel non sapersi porre come strumento di dialogo e di reciprocità.
Ancora una volta ha recitato una parte oramai ben collaudata.
Ha volutamente sottaciuto i decenni di guerre intestine tra Palestina e Israele, ed ha posto l’accento solo sul presente in modo da giustificare i soprusi e il genocidio che Israele sta perpetrando nei confronti della popolazione palestinese.
L’Occidente, per mascherare i propri errori, ha arbitrariamente cancellato eventi storici, realtà politiche controverse ed ha innescato il solito processo pubblico contro chiunque osi contraddire la narrazione ufficiale.
L’accusa di collusione con il nemico è oramai il leitmotiv, pretestuoso quanto banale, per impedire qualunque tipo di ragionamento storico e politico.
Ma basta volgere lo sguardo indietro per rendersi conto che la recente storia dell’Occidente è segnata da impietosi fallimenti.
La guerra in Iraq non ha portato la democrazia, ma solo terrorismo, la Libia è ritornata ad essere dilaniata dai conflitti interni, l’Afghanistan è ritornato sotto il sanguinario regime talebano, l’Ucraina è al collasso e Gaza è lacerata da un’opera di annientamento mirato.
Il cammino dell’Occidente ha deviato il suo corso, tutte le sue conquiste progressiste hanno trovato la morte in ogni conflitto che non è stato risolto, nel costante e progressivo riarmo. Invece di realizzare e di mantenere una società libera e giusta, sta nutrendo una politica bellicista che non mira a una risoluzione dei conflitti ma che ha fatto sprofondare l’Europa intera e l’ha annichilita in un materialismo arido e senza ideali.
L’Occidente dovrebbe ricordarsi che si è opposto prima all’oscurantismo medievale e poi all’assolutismo delle monarchie, e che si è imposto con la forza travolgente dell’Illuminismo che ha condotto a una società liberale, caratterizzata dal riconoscimento dei diritti civili e sociali, dal suffragio universale prima agli uomini e poi alle donne fino ad arrivare alla nascita di diversi organismi internazionali a garanzia e a tutela dei cittadini.
Questo è l’immenso patrimonio culturale, sociale e politico che l’Occidente si porta dietro e che, oggi, ha tradito con le sue scelte bellicistiche.
I suoi ideali illuministici di democrazia, i suoi valori di pace e di libertà, materiale e di pensiero, sono stati inghiottiti dalle oligarchie finanziarie e dall’industria militare, dalle bugie di governi e di capi di stato che incuranti del sangue innocente che insanguina l’Occidente, lo hanno trascinato al fondo di un baratro da cui sembra impossibile che possa riemergere.