Liste d’attesa infinite. Breve storia triste di una Sanità al collasso
La mia breve storia triste è iniziata quando la dipendente dell’ospedale, dietro al suo divisorio di vetro, con cortese freddezza, ha fatto scivolare un foglio da sotto, sullo stretto piano e mi ha indicato un rigo in basso.
E io ho sussultato nel leggere la data scritta sopra, mostruosamente chiara nella sua assurdità.
Ho sollevato la testa e, con un bel sorriso stampato sulla faccia, ho spinto il foglio indietro e ho chiesto di ricontrollare.
Di certo, ci deve essere stato un errore nella battitura dell’anno.
Non è possibile che la mia mammografia sia stata fissata per la fine del 2025!
E invece mi è stata confermata, con una naturalezza a dir poco disarmante.
A niente sono valse le mie proteste di cittadina che paga le tasse.
L’impiegata ha scrollato le spalle e mi ha invitata ad allontanarmi per non intralciare la fila dietro di me.
Mi sono voltata e ho incrociato lo sguardo rassegnato della vecchietta dopo di me e di tutti quelli dietro. Ognuno di loro pronto a raccontare la sua personale storia triste, fatta di ritardi, di attese infinite, di prestazioni sospese e di controlli mai fatti che, pur necessari, perdono nei mesi ogni urgenza, nonostante le patologie sofferte.
Uomini e donne di ogni età, tutti in perenne corsa contro il tempo per avere una speranza di guarigione, ma tutti stritolati dall’irrazionalità di un tempo che diviene infinito e che si dilata nelle aberranti liste d’attesa.
E’ stato in quel momento che ho capito che la mia breve storia triste è identica alla triste storia di tutti quegli italiani che ogni giorno, non riescono ad accedere alle loro cure.
Di tutti gli italiani che ogni giorno, riempiono liste di attesa lunghissime che penalizzano tutti coloro i quali non possono permettersi visite ed esami a pagamento.
Io alla fine sono dovuta ricorrere a una mammografia presso un privato.
Non sto neanche a dire che l’ho fatta qualche giorno dopo, ovviamente pagando e anche profumatamente.
Ironia di un sistema sanitario pubblico che si pone come garante della salute di tutti ma che, nella realtà dei fatti, condanna i cittadini ad attese inconcepibili costringendoli a rinunciare alle cure.
Eppure le normative a riguardo sono tante e sono chiare.
A partire dal Decreto legislativo del 4 giugno 2024 convertito in legge il 29 luglio dello stesso anno. Esso prevede misure concrete per aumentare l’efficienza del Servizio sanitario nazionale in particolar modo per quanto riguarda la piaga delle liste d’attesa.
Un nuovo sistema di monitoraggio più efficace e strumenti di controllo da parte della Regione in primis e del Ministero della Salute tramite un Organismo apposito che può accedere presso le Aziende sanitarie in caso di inadempienza.
Inoltre, nel caso di impossibilità di rispettare i tempi previsti, sarà garantita