Spettacoli

Leo Gullotta inaugura la stagione di Sala Futura

Il Teatro Stabile di Catania ha inaugurato la stagione di Sala Futura con “In ogni vita la pioggia deve cadere”. Testo, del 2004, di Fabio Grossi in scena con Leo Gullotta. Scenografia di Alessandro Chiti; disegno luci di Umile Vainieri; musiche di Germano Mazzocchetti. Produzione Teatro Stabile d’Abruzzo – Stefano Francioni Produzioni – Argot Produzioni.
La poliedrica carriera di Fabio Grossi, autore della pièce (Roma, 1958), inizia negli anni Ottanta.
L’artista ha debuttato al cinema nel 1981, dedicandosi in seguito, con Paolo Sorrentino, a spettacoli più impegnati.
Parallelamente recitava in numerosi programmi televisivi iniziando anche l’attività di attore teatrale.
Dai primi anni duemila, infine, si è impegnato maggiormente nell’attività di regista e drammaturgo.
Poco c’è da aggiungere su Salvatore Leopoldo Gullotta, detto Leo, classe 1946, catanese “marca liotru” e tanto caro ai suoi concittadini.
Dopo una pesante gavetta -come è noto- ha acquisito, a partire dagli anni Ottanta, una crescente popolarità, soprattutto, all’inizio, come attore della compagnia del ‘Bagaglino’ (indimenticabile la parodia della ‘signora Leonida’).
È stato poi un crescendo vorticoso e inarrestabile che gli ha dato la possibilità di esprimersi toccando tutte le corde della sua raffinata professionalità mediante la rara capacità d’emozionare il pubblico.
Gli anni Ottanta sono importanti anche per la sua vita privata segnata dall’inizio dell’inossidabile pluridecennale relazione con Fabio Grossi con cui si è unito civilmente nel 2019.
Dal 1984 al 2002 Leo Gullotta ha vinto 3 premi: David di Donatello (1987), Nastro d’Argento (1984, 2002).
La sua biografia è raccontata nel libro “Mille fili d’erba”
E veniamo allo spettacolo di stasera
A scena aperta Papi e Piercarlo, una coppia omosessuale, narrano scene di vita domestica: la casa è il loro punto focale.
Come per tutte le coppie con un lungo passato alle spalle il loro quotidiano è tranquillo, sereno, ricco di attenzioni reciproche, di ricordi comuni anche se punteggiato da piccole scaramucce, vaghe gelosie e qualche innocente bugia.
Ma una di queste è destinata a coprire una telefonata inquietante destinata a stravolgere il loro rasserenante tran-tran: un giorno arriva la “pioggia”, metafora della ‘grande paura’ di tutti gli esseri umani.
“Quando ci sono problemi, non siamo mai preparati ad affrontarli, ma losi deve fare”: dice Grossi.
“E se uno dei due manca, cosa accade in una coppia?” replica Gullotta … “lo spettacolo serve per riflettere sulla vita, sulle nostre condizioni, su chi ha vissuto con gioia nella vita, con rispetto… serve a capire davvero il valore di chi ci sta accanto”
La commedia tra lacrime e ilarità parla, con grande delicatezza, di amore, di umanità, di verità, di condivisione e soprattutto di rispetto verso ogni essere umano contro etichette e pregiudizi.
Una grande lezione di vita!

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