Catania, grazie alla presenza dell’Etna, gode di una risorsa idrica naturale straordinaria. Le caratteristiche geomorfologiche del vulcano lo rendono un serbatoio naturale di acqua, alimentando bacini sotterranei e sorgenti che storicamente garantiscono l’approvvigionamento idrico alla città e ai territori circostanti. Tuttavia, il vero problema non risiede nella disponibilità dell’acqua, bensì nella rete infrastrutturale che ne consente la distribuzione, ormai gravemente compromessa in diverse zone della città. Le perdite idriche rappresentano un problema cruciale per Catania.
Secondo le stime del Piano Operativo Nazionale Infrastrutture e Reti (PON-IR), la città registra percentuali comprese tra il 35% e il 40%. Le zone più critiche, come il centro storico e l’area sud-est, soffrono di dispersioni che superano talvolta il 50% dell’acqua immessa in rete. Questa situazione ha spinto Sidra S.p.A. a pianificare interventi mirati per ridurre le perdite e migliorare l’efficienza della rete. La società che gestisce il servizio idrico di Catania ha avviato un piano triennale con investimenti significativi destinati alla sostituzione delle condotte principali, al rifacimento degli allacci domestici e all’implementazione di sistemi di monitoraggio digitale per individuare le perdite in tempo reale. Questi interventi sono supportati da finanziamenti del PON-IR per oltre 17 milioni di euro, finalizzati alla digitalizzazione e alla gestione sostenibile delle reti idriche.
La modernizzazione della rete idrica è una priorità non solo per garantire un servizio affidabile ai cittadini, ma anche per preservare una risorsa naturale unica come le falde acquifere legate alla presenza del vulcano. Affinando le strategie di gestione e promuovendo la collaborazione tra autorità locali, aziende e cittadini, è possibile trasformare l’attuale situazione in un esempio di sostenibilità e innovazione.
