Cronaca

La Polizia di Stato ricorda la figura e l’opera di Giovanni Palatucci

In occasione dell’ottantesimo anniversario della sua morte, nella splendida cornice di Villa Bellini, la Polizia di Stato ha ricordato la figura e l’opera di Giovanni Palatucci, ultimo Questore di Fiume, morto a soli 36 anni, il 10 febbraio del 1945, nel campo di concentramento di Dachau.
Nell’ambito di una solenne cerimonia, presieduta dal Questore di Catania, alla quale hanno preso parte il Prefetto, l’Arcivescovo e alcune delle massime Autorità civili e militari della provincia, è stata deposta una corona d’alloro nei pressi della targa commemorativa e dell’ulivo, piantumato, all’interno del Giardino Bellini, proprio lo scorso anno. L’albero costituisce un richiamo al Giardino dei Giusti dello Yad Vashem di Gerusalemme, considerato che Palatucci è stato insignito di “Giusto tra le Nazioni”.
La Questura di Catania, già da alcune settimane, si è preparata per commemorare il “martire” di Dachau, attraverso una serie di incontri con gli studenti di alcuni istituti scolastici della città e della provincia. In particolare, i poliziotti hanno incontrato gli alunni delle classi V dell’Istituto Superiore “Galileo Ferraris” di Acireale, nonché gli alunni delle terze della scuola primaria di secondo grado dell’Istituto “Sante Giuffrida” a Catania.
Come ormai da tradizione, i poliziotti hanno incontrato gli studenti dell’Istituto Comprensivo “San Domenico Savio” di San Gregorio di Catania, per ricordare Palatucci al quale la scuola ha intitolato l’Aula magna.
Tali iniziative hanno permesso di condividere con i giovani studenti il ricordo di un simbolo di eroismo, un esempio per le generazioni future, ripercorrendo alcuni momenti di quel periodo storico e tratteggiando la figura e l’opera di Giovanni Palatucci, chiaro esempio di chi si è battuto per gli altri, fino all’estremo sacrificio e per questo è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile.
Gli incontri con gli studenti hanno rappresentato l’occasione per riflettere sul pericolo, ancora oggi attuale, rappresentato dal clima di intolleranza tra gli uomini. Al termine, i ragazzi hanno assistito alla proiezione di un breve filmato sulla storia dei diritti umani.
Giornate intense e interessanti quelle trascorse dai ragazzi insieme alle donne e agli uomini della Questura di Catania, momenti capaci di incarnare appieno lo spirito della missione della Polizia di Stato espresso attraverso il motto “Esserci sempre”.

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