Food & Wine

La pasta alla Norma patrimonio culturale gastronomico dell’Unesco

Sostenere il riconoscimento della pasta alla Norma come patrimonio culturale gastronomico dell’Unesco. Questa è la nuova mission della FIPE Confcommercio, un progetto che, in realtà, l’associazione dei ristoratori accarezza da tempo e che adesso, più che mai, può contribuire al rilancio del settore nel post pandemia.
“Grazie all’interesse sempre più diffuso per la gastronomia siciliana da parte della clientela straniera – afferma il presidente regionale della Fipe – Confcommercio Dario Pistorio -, la pasta alla Norma è diventato il piatto più apprezzato del nostra terra e ha fatto si che la Sicilia diventasse una delle mete più visitate nell’area del mediterraneo, dove il legame fra cibo e luogo è forte, dove le tradizioni culturali e gastronomiche tramandate da generazioni sono rimaste legate al territorio in maniera indelebile. E il visitatore scopre la nostra terra anche attraverso i gusti e i sapori della sua cucina, scopre le contaminazioni che i popoli hanno lasciato nel tempo e che ora caratterizzano la nostra isola baciata dal sole e accarezzata dal mare rendendola unica e lasciando ai turisti un ricordo che si porteranno dietro per sempre. Per questo – conclude Pistorio – abbiamo il dovere di dare il giusto riconoscimento a ciò che di bello e di buono ci rappresenta”.
Anche Giovanni Trimboli, presidente dei ristoratori della FIPE (federazione italiana pubblici esercizi) di Catania è convinto che la promozione del piatto tipico per eccellenza della cucina mediterranea e i cinque elementi che la compongono siano un richiamo importante ed utile per il nostro territorio.
“Abbiamo bisogno di fare sistema attorno ad un marchio di qualità che alzi il livello della conoscenza della nostra ristorazione anche all’estero – dice Trimboli – e dia valore all’impegno degli imprenditori e soprattutto alle tante maestranze, chef e cuochi che operano nelle nostre cucine. Tutto questo potrebbe essere un buon veicolo per dare più visibilità alle tipicità della nostra filiera gastronomica in città. Per questo i ristoratori di FIPE Confcommercio, sostenuti da un contesto socio politico e culturale con consensi anche trasversali tra loro ma d’accordo nel remare nella stessa direzione, stanno facendo sistema attorno all’iniziativa per valorizzare il piatto della Norma come simbolo della tradizione, al fine che venga riconosciuto dall’Unesco come patrimonio gastronomico della cucina siciliana da preservare”.
Tanti gli aneddoti tra storia e legenda che narrano di questo piatto: uno dei tanti racconta la nascita dovuta ad una esclamazione dell’attore e poeta Nino Martoglio; un altro l’addebita direttamente a Vincenzo Bellini che insieme ad un suo amico cuoco siciliano a Milano hanno dato vita a questo piatto di pasta, pomodoro, melanzane fritte e basilico, condito con generosa abbondante ricotta salata. Impossibile risalire alla genealogia reale di questo piatto, come spesso accade nella storia della gastronomia, ma è certo che la città di Catania l’ha battezzato con il richiamo diretto all’opera di Bellini.
“Il piatto – continua il presidente Giovanni Trimboli – è così radicato nella cultura siciliana che da anni è stata istituita la Giornata Nazionale della Pasta alla Norma che si festeggia il 23 settembre. Quest’anno, pandemia permettendo, insieme ai cuochi etnei della FIC (federazione italiana cuochi) stiamo programmando una giornata celebrativa itinerante presso i ristoranti e per le vie della città e provincia, una festa di tutti dove la cultura, l’enogastronomia, l’arte, possano coinvolgere tutto il tessuto produttivo dell’accoglienza e della ricettività. Il progetto è già pronto e nelle prossime settimane sarà presentato alla città e al sindaco di Catania Salvo Pogliese e a tutta la giunta cittadina. Miriamo a trasformare il nostro progetto in un appuntamento fisso da riproporre negli anni e magari spalmarlo in più giorni con appuntamenti di alto spessore”.

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