Cultura

La Chimica protagonista del Caffè scientifico dell’Accademia Gioenia

L’Accademia Gioenia gode ottima salute e, a oltre due secoli dalla sua fondazione (1824), nella nuova e prestigiosa sede al primo piano del Palazzotto Biscari (via Etnea 29), organizza con periodicità il Caffè scientifico.
Il più recente ha avuto per tema: “Chimica al Centro: La Scienza della Vita, dell’Energia e dell’Ambiente” e per relatori i professori Maurizio Prato, Salvatore Sortino e Giovanni Marletta, introdotti da Giuseppe Musumarra presidente dell’Accademia Gioenia, Maurizio Prato, socio dell’Accademia dei Lincei e scienziato di fama internazionale, ha illustrato ciò che negli ultimi cinque anni ha scoperto con il suo gruppo di lavoro italo-spagnolo, un team di giovani chimici che con le loro ricerche hanno messo a punto microscopici nanotubi di carbonio che in via sperimentale stanno dando buoni risultati per curare le lesioni al midollo spinale, una patologia in Italia conta circa 80.000 persone con disabilità per la perdita permanente delle funzioni motorie; ogni anno ci sono circa 1.200 nuovi casi, per lo più giovani, vittime di traumi causati da cadute, sport, incidenti.
I risultati incoraggianti esposti dal prof. Prato lasciano ben sperare. L’elettrofisiologia e i nanotubi di carbonio potranno presto essere applicati per contrastare le lesioni alla colonna vertebrale, una infermità che sinora non ha risposto adeguatamente alle terapie farmacologiche (antidolorifici), alla chirurgia (decompressione), alla stimolazione elettrica e alle terapie con le cellule staminali.
Anche i professori Salvatore Sortino e Giovanni Marletta, ambedue docenti UniCt, hanno illustrato le loro ricerche accademiche nel campo della chimica e dimostrato che, con la creazione di nuovi materiali, si possono aprire orizzonti nuovi in tutti i campi, non solo nel settore della medicina diagnostica e rigenerativa, ma anche nel campo della lotta ai tumori e alle infezioni batteriche, tramite l’applicazione di terapeutici veicolati nell’organismo dalla luce.
Tanto altro è stato esposto nel Caffè scientifico dai relatori che hanno invitato a riflettere sulla chimica, scienza sotto attacco e con tanti detrattori che diffidano delle sostanze di sintesi ed inneggiano al biologico.
Bisogna invece considerare che la trasformazione delle materie prime organiche (petrolio, carbone, gas, biomasse) ed inorganiche (minerali, acqua, sali) consente di ottenere tantissimi prodotti che, attraverso successive trasformazioni, possono risolvere in futuro i problemi ancora insoluti della tutela ambientale e dell’economia circolare.

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