Khaby Lame premiato al Taormina Film Festival per la sua padronanza del linguaggio. Il numero 1 dei Tiktoker ha presentato in anteprima mondiale il suo primo lavoro da regista con il corto intitolato “I am Khabane”.
Il premio, realizzato dalla Maison Damiani, é stato conferito, ieri sera, al teatro antico di Taormina come riconoscimento per la “celebrazione del suo impatto sociale, della sua abilità nella comunicazione interculturale, della sua creatività e originalità, della sua ispirazione per i giovani e del suo contributo alla cultura contemporanea. Khaby Lame è e rappresenta un esempio significativo dell’evoluzione dell’intrattenimento nel contesto digitale. Il suo successo testimonia come le piattaforme di social media possano influenzare la cultura e la società, dando voce a nuove forme di espressione e creatività. Khaby è diventato un modello di successo per molti giovani che desiderano realizzarsi nel mondo dell’intrattenimento digitale”.
La star social ha tenuto, inoltre, una conferenza al Palazzo dei Congressi di Taormina alla presenza di una moltitudine di instagrammers e tiktokers.
Khaby Lame ha spopolato sui social durante la pandemia Covid-19. Il neoregista con la sua pellicola “I am Khabane”, durata 12.39 min, racconta proprio come la sua vita sia cambiata improvvisamente. Il suo nome reale é Khabane Serigne Lame, immigrato che vive con la sua famiglia in Italia da quando aveva un anno. Ha vissuto in case popolari e fatto i lavori piú umili, dislessico ed amante dello sport. Ha sempre adorato il cinema sognando grandi palcoscenici; quest’anno é stato ospite alla Notte degli Oscar di Los Angeles. Solo recentemente gli é stata concessa la cittadinanza italiana. Nel suo “I am Khabane” inneggia tutti i giovani e gli immigrati a perseverare e trovare la forza dentro ai propri sogni. La chiave del suo successo è essere un uomo semplice che non ha mai dimenticato i luoghi in cui è cresciuto.
Attualmente il suo patrimonio si aggira sui 2,7 milioni di dollari e continua a fare ridere il mondo con gesti semplici senza dire una parola ma con grande umiltà.
