Itria porta in scena i fatti di Avola
Sabato 4 e domenica 5 novembre, al Piccolo Teatro della Città di Catania, lo spettacolo di e con Aurora Miriam Scala sui fatti di Avola inaugura il cartellone di nuovo teatro
Con Itria che porta in scena i fatti di Avola si apre il cartellone della nuova stagione del Piccolo Teatro della Città di Catania, piece teatrale scritta e diretta da Aurora Miriam Scala. Percorso Autunno inizia con Itria, moglie e vedova di un lavoratore che rimane ucciso il 2 dicembre 1968 in un eccidio che è passato alla storia e agli onori della cronaca come i fatti di Avola. Lei, che con dignità e senza mai rassegnarsi porta avanti i tre figli avuti con il marito Giuseppe Scibilia, reo di avere protestato per ottenere invano i suoi legittimi diritti di lavoratore e quelli degli altri braccianti che come lui chiedevano solamente di non essere trattati come bestie per avere una paga uguale a quella dei lavoratori dei campi del paese vicino.
Itria, moglie di Scibilia, in una stanza della mente, in un non luogo e in un non tempo inizia declamando un lamento funebre snocciolando a poco a poco la sua vita, quella del marito, tra storia sindacale e vita familiare, portando in scena I fatti di Avola al Piccolo Teatro della Città stasera sabato 4 novembre ore 21 e domenica 5 novembre ore 18 nella sala di via Ciccaglione, 29, prodotto da Associazione Città Teatro. Le voci fuori campo sono di Cinzia Maccagnano, Andrea Maiorca, Valerio Puppo, Alessandro Romano, Corrado Scala, Giuseppe Vignieri, mentre Maria Chiara Pellitteri è l’aiuto regia.
Aurora Miriam Scala, 55 anni dopo, porta sul palcoscenico un sanguinoso fatto di cronaca, avvenuto ad Avola, in provincia di Siracusa, nel 1968, della tragedia durante lo sciopero, nel quale Giuseppe Scibilia, il marito quarantaseienne di Itria, la protagonista della piece teatrale, muore insieme ad Angelo Sigona, un altro lavoratore più giovane di lui raggiunti dai proiettili sparati dalla polizia intervenuta e più di quaranta lavoratori rimangono feriti durante la loro manifestazione pacifica e non armata nella strada statale 115, bloccando il percorso per Noto.
Da questo orribile fatto di cronaca di Storia della lotta Siciliana contro la Mafia dei proprietari terrieri e del caporalato, assume in seguito una valenza nazionale che innescherà il germe che porterà alla stesura dello Statuto del diritto dei lavoratori. I colpevoli sono rimasti senza un nome. E Itria nella piece teatrale e anche nella vita continua a bussare alle porte dei potenti per chiedere disperatamente fino alla fine dei suoi giorni chi le ha ammazzato il marito.