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Ismett 2, presentato il nuovo ospedale d’eccellenza progettato da Renzo Piano

Sarà lo studio Renzo Piano Building Workshop, con Progetto CMR, a sviluppare il progetto per “ISMETT 2”, il nuovo ospedale che sorgerà a Carini, in provincia di Palermo. Lo hanno annunciato oggi, in un evento di presentazione presso la sede della Regione Siciliana a Palermo, il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, l’Assessore alla Sanità della Regione, Ruggero Razza, il Presidente e CEO di UPMC, Jeffrey Romoff, e l’Architetta Elisabetta Trezzani, Partner e Director di RPBW.

“ISMETT 2 si proietta in una dimensione mediterranea. Non vogliamo essere competitivi con i Paesi del Nord Europa – dice il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – ma un punto di riferimento per quelli del bacino euroafroasiatico. Il futuro della Sicilia, infatti, sta nella sua centralità mediterranea, non solo geografica, ma anche economica e culturale. Dobbiamo rispondere alle esigenze di milioni e milioni di cittadini del Sud che cercano l’Europa nelle città del Nord, ai quali, invece, dobbiamo dare la possibilità di trovarla qui in Sicilia: il primo lembo di terra europeo ad appena 75 chilometri dalle coste del Continente africano. Oggi stiamo segnando un ulteriore passo verso una sanità che diventa competitiva non solo per il ritorno in termini economici, con un risparmio finora quantificato in 40 milioni di euro per la mobilità passiva grazie ad Ismett 1, ma anche per ciò che determina dal punto di vista delle entrate. Con Ismett 2 potremo garantire interventi di alta specializzazione, riducendo i dolorosi “viaggi della speranza”. Un progetto al quale il governo regionale ha sempre creduto e per il quale abbiamo destinato oltre 180 milioni di euro”.

“L’avventura di UPMC in Sicilia è iniziata oltre 20 anni fa, quando con coraggio abbiamo avviato con la Regione Siciliana un modello innovativo di partenariato pubblico-privato nella sanità, il cui successo ha portato ISMETT a diventare un punto di riferimento per i pazienti siciliani, italiani e internazionali – ha sottolineato Jeffrey Romoff, Presidente e Amministratore Delegato di UPMC. “La mission di UPMC è sviluppare e mettere a disposizione cure e terapie innovative in grado di cambiare la vita dei pazienti, e oggi con ISMETT2 abbiamo l’opportunità per definire un nuovo modello di ospedale, concepito tenendo conto sia dell’esigenza di fornire cure ai pazienti affetti da malattie croniche non trasmissibili, sia di creare rapidamente aree in cui gestire le manifestazioni cliniche gravi di malattie epidemiche o pandemiche, con il grande ausilio delle migliori tecnologie e di un network internazionale di competenze”.

“ISMETT 2 rappresenta una vera sfida sotto molti aspetti – ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza – sia in termini di innovazione medica sia di tempistica: nell’arco di dodici mesi, appena in un anno, stiamo arrivando dall’idea progettuale alla progettazione esecutiva. Si tratta di un record. Contiamo già all’inizio dell’anno prossimo di poter avviare i lavori del cantiere”.

“ISMETT 2 è stato pianificato dalla Regione Siciliana e da UPMC, ed approvato dal Ministero della Salute per offrire maggiori servizi clinici ai pazienti, ridurre la mobilità passiva – che nel business plan elaborato con il Ministero della Salute è stata stimata in 41 milioni di euro l’anno -, favorire le economie di scala di ISMETT, realizzare un ospedale moderno in grado di gestire le infezioni multi resistenti e le pandemie”, aggiunge Angelo Luca, Direttore dell’IRCCS-ISMETT di Palermo. “Insieme al Centro di Ricerca della Fondazione Ri.MED già in costruzione sulla stessa area, ISMETT 2 sarà determinante per la creazione di un cluster per la cura e la ricerca biomedica. È stimato che con i suoi 256 posti letto, ISMETT 2 avrà un impatto positivo sull’economia siciliana per 270 milioni di euro l’anno, che salgono a 386 milioni di euro insieme al centro di ricerca della Fondazione Ri.MED, e questo senza aggiungere la valorizzazione delle attività di ricerca in termini di innovazione, proprietà intellettuale, produzione e commercializzazione.”

“Gli ospedali sono luoghi di eccellenza medica che oggi devono rispondere ancora meglio al bisogno di umanità. Lo si avverte da ogni parte del mondo e lo ha dimostrato la pandemia che ci perseguita da più di un anno”, commenta l’architetto Renzo Piano. “Nell’ospedale si trova un senso a tutto e, insieme all’efficienza medica, c’è una nuova dimensione fatta di speranza, aspirazioni e bellezza. Un ospedale deve curare, deve essere ospitale e deve dare conforto, perché trovarsi in un bel posto ha anche un valore terapeutico. Gli ospedali diventano allora un luogo di rinascita, di umanità e di rispetto. Luoghi di passione, intesa sia come sofferenza, sia come slancio. Fortunatamente, l’architettura non è solo l’arte di rispondere ai bisogni, ma anche ai desideri e, soprattutto, alle speranze.”

ISMETT 2 è progettato tenendo conto della dura esperienza della pandemia COVID-19 : con 42 letti di terapia intensiva in condizioni ordinarie, e i restanti 214 di terapia sub-intensiva, e flussi dei pazienti che consentono la gestione clinica dei degenti con gravi manifestazioni di malattie infettive in aree strutturalmente e funzionalmente isolate e indipendenti da quelle dedicate alla cura dei pazienti ordinari, il nuovo ospedale permetterà di continuare a gestire pazienti affetti da malattie croniche non trasmissibili (es. malattie cardiovascolari e tumori) anche a fronte di epidemie e pandemie.

CREDITS E SPECIFICHE TECNICHE

2020 – in progress

ISMETT 2 Carini (Palermo), Italia

Renzo Piano Building Workshop con Progetto CMR

Strutture: MilanIngegneria

MEP: Deerns

Landscape: AG&P greenscape

Sostenibilità: Transsolar Klima Engineering

VVFF: Studio Mistretta con Safety-Fire

ISMETT 2 sorgerà nella stessa area dove la Fondazione Ri.MED sta realizzando il Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CBRB), in prossimità dell’autostrada Palermo-Mazara del Vallo, della stazione ferroviaria di Piraineto e dell’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino, in un’area sub-urbana a bassa densità edilizia.  

Il nuovo ospedale sarà composto da due corpi longitudinali, collegati fra loro da ponti, che si sviluppano su pianoterra + 3 livelli e un corpo centrale destinato all’accoglienza al piano terra e ad uffici nei piani superiori. Adagiata all’interno di un bosco di macchia mediterranea, la struttura è progettata per dialogare con il verde circostante. I tre piani dei due corpi laterali longitudinali ospiteranno le degenze suddivise per apparato e per intensità di cura. Il livello -1, in parte interrato ma fornito in buona parte di luce naturale per la disposizione del terreno, ospita l’area di diagnostica per immagine radiologica e cardiologica, la medicina nucleare, la radioterapia, l’area di interventistica mininvasiva (cardiologica, radiologica, endoscopia, broncoscopia, neurologia), le sale operatorie, la terapia intensiva, i laboratori di diagnostica e di ricerca, la farmacia e l’anatomia patologica.  Al livello -2 si trovano le aree non cliniche, quali magazzini, impianti, servizi comuni e di supporto, aree parcheggio.

Specificità dell’Infrastruttura

L’ospedale è disegnato per la gestione ottimale di eventuali future emergenze epidemiche. Tutti i letti sono isolati e sub-intensivi per ridurre al minimo i rischi e le occasioni di contagio delle infezioni multi resistenti; possibilità di isolare specifiche aree diagnostiche e terapeutiche dell’ospedale.

–              42 posti letto di terapia intensiva in condizioni ordinarie, non pandemiche;

–              174 posti letto di terapia semi-intensiva con la possibilità di conversione in aree di degenza a pressione negativa per garantire la flessibilità necessaria per rispondere a domande di cure di alta complessità e a situazioni pandemiche;

–              14 sale operatorie, di cui 2 ibride e 1 con robot da Vinci;

–              7 sale interventistiche per attività mini-invasive di cardiologia, radiologia, neurologia, pneumologia, gastroenterologia;

–              32 posti letto tecnici, oltre ai 250 posti letto previsti, a supporto dell’attività delle sale operatorie e dell’interventistica mini-invasiva;

–              Reparti di diagnostica avanzata: radiologia, medicina nucleare, endoscopia, broncoscopia, elettrofisiologia, dialisi laboratorio, patologia clinica, virologia e microbiologia, anatomia patologica e farmacia;

–              Radioterapia con bunker e acceleratore lineare;

–              50 stanze di ambulatorio per visite specialistiche;

–              Tecnologie ICT avanzate per un “ospedale 4.0” (tra cui: cartella clinica elettronica, digitalizzazione di tutte le diagnostiche compresa l’anatomia patologica, plesso operatorio con “smart room”, telemedicina, monodose dei farmaci, business intelligence)

Specificità della Complessità dei pazienti gestiti

–              Trapianti e terapie ad alta specializzazione: ISMETT 2 sarà un centro di trapianti multiorgano (fegato, cuore, polmone, pancreas, rene) e di alta specializzazione in cardio-chirurgia, cardiologia, pneumologia, chirurgia addominale e toracica, ortopedia, oncologia, neuroscienze e pediatria.  ISMETT 2 come ISMETT 1 sarà un riferimento per l’impianto di cuore e polmone artificiale per il sud del paese. Già oggi, ISMETT 1 è il centro italiano con il maggiore numero di ECMO impiantati nel 2021 e uno dei primi centri per il posizionamento dei sistemi di assistenza ventricolare (Ventricular Assisted Devices, VAD).

–              Integrazione con la rete territoriale: ISMETT 2, pur non disponendo del pronto soccorso, sarà inserito nella rete territoriale delle emergenze cardiovascolari (questo avviene già oggi per ISMETT 1), dell’IMA, dello Stroke e delle emergenze gastro-enterologiche.

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