Inda, inaugurata la Stagione al Teatro Greco
Aiace di Sofocle, per la regia di Luca Micheletti, ha inaugurato ieri sera la 59° stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa.
Prima dell’inizio dello spettacolo, Francesco Italia, presidente dell’INDA e Marina Valensise, consigliere delegato e sovrintendente ad interim dell’INDA, hanno annunciato al pubblico il programma della 60° Stagione al Teatro Greco di Siracusa. Nel 2025 l’INDA metterà in scena Edipo a Colono di Sofocle per la regia di Robert Carsen nella traduzione di Francesco Morosi, Elettra di Sofocle per la regia di Roberto Andò nella traduzione di Giorgio Ieranò e Lisistrata di Aristofane per la regia di Serena Sinigaglia nella traduzione di Nicola Cadoni. Nel mese di luglio del 2025, il regista, coreografo e direttore artistico Giuliano Peparini presenterà in anteprima mondiale a Siracusa una nuova creazione originale incentrata sull’Iliade.
Lo spettacolo, nella traduzione di Walter Lapini con le musiche originali di Giovanni Sollima eseguite dal vivo da un ensemble, la scena e le luci di Nicolas Bovey e i costumi di Daniele Gelsi in collaborazione con Elisa Balbo ha emozionato il pubblico del Teatro Greco. In scena lo stesso Micheletti che in questo allestimento riveste il doppio ruolo di regista e interprete di Aiace; con lui sul palco Daniele Salvo nel ruolo di Odisseo, Diana Manea (Tecmessa), Roberto Latini (Atena e il messaggero), Tommaso Cardarelli (Teucro), Michele Nani (Menelao), Edoardo Siravo (Ate/Thanatos), la piccola Arianna Micheletti Balbo nel ruolo di Eurisace e poi ancora Giorgio Bongiovanni, Lorenzo Grilli, Mino Manni e Francesco Martucci (corifei), Giovanni Accardi, Gaetano Aiello, Ottavio Cannizzaro, Pasquale Conticelli, Giovanni Dragano, Raffaele Ficiur, Gianni Giuga, Paolo Leonardi, Marcello Mancini e Marcello Zinzani. A completare il cast i ragazzi dell’Accademia INDA, la scuola di teatro intitolata a Giusto Monaco e poi i musicisti Francesco Angelico, Christian Barraco e Cecilia Costanzo (violoncelli), Giovanni Caruso (percussioni), Giuseppina Vergina (arpa), Marcello Zinzani (clarinetto) e Paolo Leonardi (trombone).
“Tragedia dell’orrore e della follia, Aiace è anche una potente meditazione sulla condizione dell’uomo in lotta con il proprio destino incerto e spesso insensato – sono le parole di Luca Micheletti -. Il suicidio dell’eroe arcaico prefigura il passaggio a una nuova società di cui Odisseo è paradigma: se Aiace soccombe perché non sa perdonare il suo errore e abbracciare la propria condizione di creatura fallibile, Odisseo, al contrario si fa ambiguo portavoce della complessità dell’umano, attinge con sgomento e saggezza ad un nuovo sapere: è finita l’era degli eroi”.