Cultura

Inaugurato il museo multimediale nel Castello Nelson

Per chi non ha mai visto un ologramma, la visita al Castello Nelson adesso è motivo di maggiore stupore e meraviglia.
L’Antico maniero di Bronte, donato da Ferdinando III re di Sicilia (poi Ferdinando I re delle Due Sicilie) all’ammiraglio Nelson, infatti, è diventato hi-tech, e con un touch e tanti effetti speciali è in grado di unire la storia alla tecnologia più avanzata, per raccontare al meglio il passato della Ducea ed attirare anche i visitatori più giovani ed esigenti.
Da oggi sarà, infatti, Horatio Nelson o, meglio il suo ologramma, ad accogliere i visitatori all’interno del fantastico viaggio nella storia del Castello.
Tutto questo grazie al Museo multimediale, inaugurato e reso fruibile al pubblico subito dopo un importante convegno cui hanno partecipato il sindaco Pino Firrarello, l’on. Giuseppe Castiglione, il presidente del Gal Etna, Nino Naso, Uccio Missineo, la Giunta municipale e numerosi consiglieri comunali. Con loro lo storico Giorgio Luca che ha fornito i testi alle “animazioni del museo” e la “Techlab works”, ovvero la società che grazie alla modernità delle più attuali e competitive tecniche ha reso i racconti multimediali.
Un convegno che però non ha inaugurato solo il Museo. Contemporaneamente, infatti, sono stati inaugurati la Sala congressi che ha ospitato l’evento, arricchita da una bella zona espositiva, che la renderà un domani ancora più interessante da punto di vista storico e culturale.
E l’incontro è stato subito occasione di festa, con i ringraziamenti al Dipartimento regionale dei Beni culturali che ha finanziato il museo, alla precedente amministrazione comunale guidata da Graziano Calanna che ha ottenuto il finanziamento presentando il progetto con il suo gruppo di esperti costituito da Paolo Leanza e Valerio Furnitto, all’attuale Amministrazione comunale, con il sindaco Firrarello e l’assessore alle Innovazioni tecnologiche, Angelica Prestianni, che hanno seguito tutte le fasi di realizzazione collaborati dal rup Patrizia Orefice. Ringraziamenti anche al Gal Etna ed alla dottoressa Teresa Sapia, fondamentali per la realizzazione della sala congressi ed a tutti coloro che hanno contribuito all’evento.
Ospite d’eccezione del convengo il direttore dell’ambito di Catania dell’Ufficio scolastico regionale, Emilio Grasso che ha assistito alle esibizioni canore e musicali degli studenti degli istituti Benedetto Radice ed Ignazio Capizzi.
E se Giorgio Luca ha raccontato alla folta platea un breve saggio della storia del Castello, l’ing. Fabrizio Garufi e Vincenzo Lo Re hanno spiegato come sono stati possibili le suggestioni multimediali. Il sindaco di Paternò Nino Naso, nelle vesti di presidente del “Gal Etna”, invece, ha spiegato l’importanza che i “Gruppi di azione locale” ricoprono nel territorio. “Dobbiamo – ha spiegato il dott. Missineo – far sapere ai turisti inglesi che qui si racconta la storia della Ducea Nelson”.
“C’è grande emozione per questo evento. – ha affermato l’assessore Angelica Prestianni – Bronte, al pari delle altre città storiche del territorio nazionale ha l’opportunità di far conoscere al mondo questo Castello attraverso tecnologie multimediali che regalano fascino e magia”.
“Il Castello diventa un grande polo di attrazione culturale – ha aggiunto l’on. Giuseppe Castiglione – che arricchisce il percorso turistico che vogliamo costruire per questa Città. Il museo multimediale impreziosisce l’offerta turistica raccontando e valorizzandola storia del Castello”.
“Il Castello – ha concluso il sindaco Pino Firrarello – grazie ad ingenti finanziamenti che siamo riusciti ad ottenere è stato completamente ristrutturato e riportato ai fasti di un tempo. Adesso, fruibile da parte dei visitatori, viene arricchito da questo museo che certamente valorizza e rende affasciante il percorso dei turisti”.
Poi il taglio del nastro che ha dato spazio ai libri virtuali ed alle multi-proiezioni sincronizzate che catapultano di diritto la Ducea nel terzo millennio.

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