Il vino raccontato con l’arte: l’azienda Di Giovanna al Merano WineFestival
Il vino come racconto di un territorio, di quell’antico legame che parte dalle radici della terra e ne racconta la storia, in un viaggio introspettivo che simboleggia un tacito accordo tra la natura e l’uomo.
Con un cortometraggio del regista Carlo Guttadauro di Anam Cara dal titolo “Wine is sunlight” Il vino è luce del sole, proiettato il 4 novembre al Teatro Puccini di Merano nel corso della 31ma edizione del Merano Wine Fest l’azienda Di Giovanna ha raccontato la Sicilia e il vino che qui si produce attraverso l’arte, la bellezza dei paesaggi e l’energia del territorio. Un evento nell’evento che sottolinea come Di Giovanna Wines, da anni impegnata nella produzione biologica, dedichi al territorio un ruolo centrale nella produzione dei vini.
Protagonista “Helios Grillo” che accompagna lo spettatore nei suggestivi scenari siciliani, declinandone la bellezza senza tempo e la biodiversità. Un inno al sole e alla luce che riportano alle antiche origini, al di là del tempo e dello spazio, verso una dimensione onirica dove il sole trasportato dal vento accarezza il paesaggio intorno, sfiorando la silhouette di donna che si erge a madre natura e donna al contempo e si riposa in un calice colmo di emozioni e storia, in un percorso di crescita dove il vitigno si lega in un rapporto imprescindibile alle terre in cui nasce.
«Ho la fortuna di vedere la Sicilia con gli occhi di chi viene da fuori e per questo riesco ad apprezzarla in modo diverso – afferma Melissa Di Giovanna, responsabile marketing & export – per me è un’isola magica, un posto veramente speciale e questo lo si deve anche per la sua posizione al centro del Mediterraneo e credo che il punto di forza sia proprio la sua luce, che conferisce una biodiversità unica, ed è quello che abbiamo voluto trasmettere fortemente con questo cortometraggio. E poi c’è tutta la storia greca che dà una profondità e una complessità all’isola dove siamo».
A queste parole si aggiungono quelle di Gunther Di Giovanna, che gestisce l’azienda di famiglia, insieme al fratello Klaus:
«Sciascia diceva che la Sicilia intera è una dimensione fantastica. Come fai a viverci senza immaginazione? E in effetti quello che è capitato a mia moglie, americana di Philadelphia, e a mia mamma tedesca di Heidelberg, la Sicilia conquista. E conquista con questa dimensione fantastica che è quella che colpisce tutti. Quando abbiamo girato questo cortometraggio il regista non sapeva quale angolo, del piccolo territorio dove noi ci troviamo, filmare, fotografare, dove realizzare le sue scene. C’era un vero imbarazzo di scelta. Nello stesso tempo la Sicilia stimola l’immaginazione. La Sicilia è la terra dell’amore, è quell’amore che muove il sole e le altre stelle. Ed è quello che vogliamo mettere nel nostro vino ogni anno quando lo produciamo”. Entrambi si dicono onorati per aver partecipato al festival del vino “più elegante e prestigioso d’Italia, speriamo sia la prima di tante altre a Merano. É stato un susseguirsi di emozioni, a partire dai nostri tre vini premiati fino alla presentazione del film “Wine is Sunlight” al teatro Puccini, non avremmo potuto immaginare un contesto migliore per festeggiare i nostri 25 anni bio».
La cantina siciliana produttrice di vini autoctoni e internazionali tra Sambuca di Sicilia (AG) e Contessa Entellina (PA), ha visto premiati tre vini da The WineHunter Award: l’Helios Grillo 830 mt DOC Sicilia 2020, il Vurrìa Nerello Mascalese Rosato e Helios Nero d’Avola DOC Sicilia 2019, a conferma dell’impegno che delinea la sua scelta etica di produrre nel territorio.