Catania

Il sassofono di Daniele Sepe sulle note di Victor Jara: il jazz incontra l’America Latina

Il musicista partenopeo sarà protagonista insieme al suo Ensemble di un concerto in memoria dell’artista cileno ucciso dal regime di Pinochet, intitolato “Conosci Victor Jara?”. L’esibizione, contestualizzata all’interno del cartellone della 48a Stagione Concertistica dell’Associazione Musicale Etnea, avrà luogo venerdì 17 novembre alle ore 21.00 presso il teatro Sangiorgi.
Cinquant’anni fa Salvador Allende trasmetteva radiofonicamente ai suoi connazionali l’ultimo messaggio da presidente. Di lì a poco sarebbe stato destituito. E il Cile avrebbe visto morire per mano del regime di Pinochet uno dei grandi eroi della sua storia moderna. Quella figura così scomoda era il cantautore Victor Jara, esempio di militanza e amore per la libertà. A mezzo secolo da quella barbara esecuzione, il ricordo della sua musica è affidato alla performance di Daniele Sepe e del suo ensemble, protagonisti di “Conosci Victor Jara?”. Il concerto, che si svolgerà venerdì 17 novembre alle ore 21.00 presso il Teatro Sangiorgi a Catania, è parte del cartellone della 48a Stagione Concertistica dell’Associazione Musicale Etnea. «Gli abbiamo già reso omaggio anni fa – ha affermato Sepe – con un disco che porta lo stesso nome, poi proposto anche in versione live. Questa esibizione si propone di fare entrare il pubblico nel suo mondo attraverso alcuni dei brani più rappresentativi della sua parabola umana e artistica».
Affiancato dal suo Ensemble – Emilia Zamuner, voce; Pasquale Ruocco, chitarra e voce; Roman Gomez, chitarra; Piero de Asmundis, tastiere elettroniche; Massimo Cecchetti, bassi e voce; Antonello Iannotta, percussioni e voce; Massimo Del Pezzo; drums – Sepe proporrà alcune composizioni di Jara – autore di tracce indimenticabili come “A Luis Emilio Recabarren”, dedicato al sindacalista cileno, “Te recuerdo Amanda” e “Cai Cai Vilu” – oltre a brani di diversa provenienza ma appartenenti all’universo musicale dell’artista cileno. Di profondo impatto emotivo sarà l’inclusione all’interno della scaletta della serata proprio dell’ultimo discorso pronunciato ai microfoni di Radio Magallanes dal presidente Allende.
Un sentito tributo ad un artista eccezionale, nel quale Sepe riverserà la sua capacità di esplorare con pari estro diversi generi musicali. Sin dal suo esordio, infatti, il musicista napoletano ha manifestato uno spiccato eclettismo, che negli anni lo ha visto cimentarsi nei campi del reggae, del folk, della world music, del jazz, del rock, della fusion, del blues e della musica classica con una disinvoltura che qualcuno ha paragonato a quella di Frank Zappa. Vasta la sua produzione discografica che lo ha visto esordire nel 1990 con “Malamusica”, seguito dal successo di album come “Vite perdute”, “Spiritus mundi” e il disco premio Tenco 1998 “Lavorare stanca”, passando per le incursioni nella musica medievale e in quella araba di “Kronomakia” (2008), fino a pubblicazioni recenti come “Direction Zappa” del 2021 e “Sepè le mokò” uscito nel 2023 e dedicato a Totò.

Daniele Sepe da G. Block

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