“Il regno di Dio è in voi” di Lev Tolstoj.
Il grande romanziere Lev Tolstoj pubblicò negli ultimi anni della sua vita il libro intitolato Il Regno di Dio è in voi in cui espone la propria visione di Gesù Cristo e del Cristianesimo. È un testo molto originale e particolare per le idee espresse che determinarono la durissima reazione della Chiesa Ortodossa dell’Impero Russo. Konstantin Pobedonostsev, procuratore del sinodo della chiesa russa, lo accusò pubblicamente e ottenne la sua condanna (20-22 febbraio 1901). Il caso ebbe grande risalto a livello internazionale. I padri sinodali si limitarono solo alla condanna. Evitarono di mandarlo in esilio in un monastero perché temevano che tale misura lo avrebbe trasformato in un martire e avrebbe destato le proteste a livello internazionale.
Le ragioni della durissima reazione della Chiesa russa sono estremamente facili da individuare. Nel suo libro Tolstoj condannava tutte le chiese cristiane e tutti i relativi cleri. Sosteneva che la chiesa organizzata e gerarchica, sottomessa al potere politico dello stato e delle monarchie fosse radicalmente anti-cristiana. Questo modello era solo l’origine di corruzione, intolleranza, nazionalismo e militarismo.
Senza mezzi termini, Tolstoj diceva che le chiese avevano travisato il messaggio di Gesù Cristo. Inoltre, Attribuiva a queste organizzazioni tutte le superstizioni e gli errori commessi nel cristianesimo: violenze, culto delle immagini, sfruttamento, riti, sacramenti, pellegrinaggi.
Sempre nello stesso testo criticava il colonialismo e la strutturazione delle missioni nei paesi coloniali.
Nella sua prospettiva, l’eretico perseguitato dal clero organizzato è il vero cristiano. E sottolineava come lo stesso Gesù Cristo fosse stato vittima dei sacerdoti d’Israele che erano nazionalisti, militaristi e collusi con il potere politico come i vari cleri presenti negli stati moderni.
Le sue erano parole durissime e chiarissime, una durissima critica alla Chiesa dell’Impero russo.
Il libro di Tolstoj contiene anche altre considerazioni e argomentazioni ancora più scandalose ed eversive per il clero russo. Le sue posizioni sono il frutto di uno studio molto approfondito dei Vangeli e della Bibbia e meritano di essere brevemente esposte.
Lo scrittore russo rifiutò l’Antico Testamento e tutti libri del Nuovo Testamento ad esclusione dei Vangeli. Cancellò e contestò la figura di San Paolo.
Secondo Tolstoj, il fulcro centrale del cristianesimo, secondo Tolstoj è il discorso della Montagna. La tesi centrale è la non resistenza al male attraverso il male. Questa visione conduce ad un cristianesimo fortemente pacifista e contrario alle strutture ecclesiastiche e agli eserciti.
È una interpretazione che anticipa moltissimi temi della non violenza di Gandhi che lesse con molta attenzione le opere religiose di Tolstoj ed intrattenne con lui un rapporto epistolare. La satyagraha di Gandhi è la traslazione e re-interpretazione del pacifismo e della non-violenza di Tolstoj alla luce della spiritualità indiana.
La riflessione tolstoiana ha come esito una profonda rivisitazione della figura di Gesù Cristo e di Dio. Tolstoj rigettò radicalmente ogni interpretazione della figura di Cristo a partire dal simbolo di Nicea o della filosofia platonizzante tipica della chiesa ortodossa. La sua è una visione diametralmente opposta al cristo re dell’universo cattolico o del cristo pantocratore dei mosaici bizantini e delle chiese ortodosse. Il dio tolstoiano non ha, quindi, i caratteri personali e “monarchici” del dio cattolico e ortodosso. Ha dei tratti molto simili al panteismo orientale. Non certo casuale, lo scrittore russo ricollegava spesso Gesù anche ad alcuni sapienti orientali (Confucio, Buddha, Lao-tze, Swami Vivekananda).
Questa particolare spiritualità e interpretazione del cristianesimo indusse Tolstoj a realizzare nella sua tenuta una scuola in cui si pratica un metodo pedagogico nuovo. Lo scrittore ci ha lasciato anche numerosi scritti sulla pedagogia. Inoltre, la svolta spirituale determinò un cambiamento profondo nel suo stile di vita. In particolare, dopo la lettura di Ethics in diet, il grande romanziere decise di praticare il vegetarianesimo. La scelta della dieta vegetariana è il primo gradino verso la perfezione ed è un corollario della scelta del amore panteistico verso ogni creatura. Questa scelta è anche strettamente connessa con il suo pacifismo. Tolstoj in altri scritti ha sostenuto che la caccia e la macellazione sono atti propedeutici alla guerra, una pericolosa pedagogia che permette di passare dall’uccisione degli animali a quella di altri uomini.
Le pubblicazioni religiose di Tolstoj divennero in breve tempo oggetto di riflessioni in tutto il mondo. Suscitarono il vivo interesse di credenti cristiani e anche di religiosi orientali. In breve tempo si formò un movimento molto eterogeneo attorno allo scrittore. Sicuramente uno dei seguaci più attenti e più originali fu il Mahatma Gandhi, il quale ammise di avere aderito alla non violenza proprio dopo la lettura de Il Regno di Dio è in voi di Tolstoj e di avere riadattato molte delle idee tolstoiane alla luce della sua cultura indiana.
Nella nostra epoca, attraversata da un rinascente fondamentalismo religioso e dal ritorno alla retorica del “Dio lo vuole!” e della “guerra santa”, Il Regno di Dio è in voi di Tolstoj è un testo che fa molto riflettere.
È in contrasto con il terrorismo islamico e al tempo stesso con il ratzingerismo e con il fondamentalismo di molti gruppi cattolici e protestanti. Tutto il pensiero di Benedetto XVI è percorso dal rifiuto di tutte quelle idee ecclesiologiche non gerarchiche e tendenzialmente anarchiche soprattutto della teologia protestante americana. Indubbiamente, uno dei bersagli critici è anche Tolstoj.
Va sottolineato che, a cavallo tra la fine del pontificato di Giovanni Paolo II e quello di Benedetto XVI, è stato pubblicato il Compendio di dottrina sociale della Chiesa Cattolica. Secondo molti teologi più progressisti, questo compendio accoglierebbe una forma di neoliberismo economico e la dottrina della guerra preventiva, in linea con la tendenza del conservatorismo compassionevole del Presidente George Walker Bush II. Questi medesimi teologi non hanno mancato di sottolineare lo stretto collegamento tra il pensiero della destra economica nordamericana e la cristologia alta di Benedetto XVI. Questa lettura confermerebbe la tesi di Tolstoj: le chiese organizzate sono profondamente legate alla burocrazia statale, al militarismo e a determinati assetti economici.
La Congregazione per la dottrina della fede ha pubblicato vari testi in cui si guarda con estremo pericolo il Gesù Cristo in chiave New Age e il cristianesimo riletto alla luce dell’induismo. Specie negli anni del pontificato di papa Benedetto XVI, la Chiesa Cattolica è stata attraversata da due paure: dalla violenza del fondamentalismo islamico e dall’induismo. Paradossalmente, la chiesa di Benedetto XVI ha più paura dell’induismo che dell’islam. Proprio dall’Oriente viene l’idea di una religiosità legata all’uso del corpo e disancorata dalle gerarchie. Nell’ottica dell’Oriente Cristo viene svuotato di tutti i suoi attributi regali e la tradizionale visione trinitaria viene rigettata e con tutto questo anche l’idea della chiesa monarchica e gerarchica. In ambito cattolico, il casus belli su un argomento molto affine è stato il controversissimo libro di Jacques Dupuis Verso una teologia cristiana del pluralismo religioso che tratta del rapporto del cristianesimo con le altre religioni e culture. Questo corposo trattato ha determinato una vera e propria guerra tra i teologi cattolici, in cui Ratzinger è stato l’arbitro e anche il giocatore.
Alla luce di quanto detto, anche il tolstoismo può essere considerato un nemico da tutti i credenti (cattolici, protestanti e ortodossi) più conservatori. Molti cattolici, ingenuamente, hanno idee molto simili a quelle di Tolstoj. Rimangono fedeli alla Chiesa cattolica, nonostante questa abbia tutti i tratti condannati ne Il Regno di Dio è in voi.
In conclusione, se vogliamo colpire il fariseismo di molti amici cattolici o l’intolleranza strisciante e violenta degli amici sostenitori dell’identità e delle tradizioni cristiane, basta rileggere Il Regno di Dio è in voi di Lev Tolstoj.