Il Presidente regionale Fipe Dario Pistorio: no alle aperture dei ristoranti
Il giorno 1501 è alle porte e per molti ristoratori italiani, diverse migliaia, domani sarà un giorno cruciale in quanto contravvenendo alle disposizioni dell’ultimo Dpcm che continua a imporre la chiusura dei pubblici esercizi fino a una certa ora, creando un ingentissimo danno per il settore, hanno deciso di aprire.
In merito abbiamo sentito Dario Pistorio, Vicepresidente vicario Confcommercio Catania e Presidente Regionale Fipe Sicilia, che ha espresso parere sfavorevole in merito alla questione. “Pur condividendo le problematiche serie dei ristoratori che in questo momento stanno affrontando grossissime difficoltà economiche – commenta Pistorio – noi della Fipe non partecipiamo a questa iniziativa per tre motivi che enucleo brevemente: aprendo si rischiano sanzioni, dalla multa alla chiusura; le aperture non so se porteranno a dei risultati e non abbiamo stime certe sui 50 mila ristoratori che domani vorranno aprire in Italia; a un mio associato Fipe non consiglierei mai di aprire, pur condividendone le problematiche. Anche io sono un ristoratore – prosegue Pistorio – ma non è questa la maniera giusta di muoversi, perché se incorre in una multa non posso tutelarlo e perché non vogliamo contravvenire ai Dpcm”.
La situazione sembra scottante, con migliaia di ristoratori che si trovano in ingenti condizioni economiche alcuni dei quali rasentano il fallimento e sono al collasso e centinaia sono stati costretti a chiudere, dichiarando fallimento. E a “soffrire” per questa situazione ormai ai limiti della sopportabilità da parte dei ristoratori, non sono solo loro in prima persona, ma anche tutti gli addetti della filiera agroalimentare che costituisce il comparto portante e che si trova in netta difficoltà. Si tratta, ancora una volta, è bene ricordare, di beni deperibili, che non possono seguire il loro regolare decorso dalla produzione fino alla tavola e che ha messo in ginocchio altri settori.
“Non mi sento a qualsiasi mio associato di consigliare di stare aperto – conclude fermamente Pistorio – da presidente non posso dare il consiglio di aprire, perché potrebbe incorrere sanzioni civili, penali, economiche che non possono essere tutelate da qualsiasi avvocato”.
Inoltre per quanto riguarda i futuri ristori, non basta basarsi su quelli che vengono elargiti sul mese di aprile 2019, ma devono essere calcolati su base annuale. Inoltre nel mese di dicembre si fattura il 30% del fatturato annuo, dato che non viene preso in considerazione dal Governo. “L’unica strada – conclude Pistorio – è una opposizione dura e determinata, senza peli sulla lingua ma sempre nel rispetto delle normative”.