“Il pensiero degli Angeli” di Antonio Leotta
Nella Sala Stampa del Palazzo di Città di Acireale, è stato presentato “Il pensiero degli Angeli”, nato dalla penna di Antonio Leotta per Puntoacapo Editrice.
“Un percorso attraverso la perdita, il dolore e infine il recupero in una dimensione particolare”, ha così definito la raccolta, nel suo magistrale intervento, la giornalista e scrittrice Gabriella Grasso a cui è stata affidata l’introduzione critica.
Due voci affini, quelle dei due intellettuali acesi accomunati dall’amore per la poetica, nella lettura parallela di prosa e poesia, da Fernando Pessoa a Pontiggia sino all’ultima fatica letteraria di Antonio Leotta.
“Ciò che ci ha reso amici è la poesia, avere scelto Gabriella per questo evento non è assolutamente casuale, ma un’affinità elettiva che mi ha motivato nella scelta”, queste le parole dell’autore.
Tra i temi dell’incontro “fare poesia” si è rivelato uno dei contenuti centrali, propedeutico ad un percorso evolutivo che da un piano prettamente contingente procede gradualmente verso forme naturali, spirituali e culturali più progredite. La poesia difatti presuppone un agire produttivo, la stessa azione creatrice riconducibile , pur non rivestendosi di connotati o significati religiosi, al verbo di origine cristiana, ma ancor più profondamente a quel logos tipico della filosofia greco- ellenistica, nella quale la capacità di connettere e sviluppare i propri pensieri interviene nella comprensione di un mondo che ,se nel pensiero di Platone, tale principio di intelligibilità restava necessariamente trascendente ed ideale, secondo la dottrina degli stoici esso è totalmente immanente alla materia. Nel libro di Antonio Leotta la parola poetica dipinge immagini ed emozioni, racconta vissuti, narra ciò che si è sperimentato e conservato nella coscienza: il dolore consumato, l’appannamento mentale dell’essere provato che anela ad una visione più profonda e significativa del proprio peregrinare e che giunto al termine della sua esperienza materiale, sperimenta quell’ ambito incontro tra se e l’altro, tra pragmatico ed astratto, tra empirico e trascendentale.
Ne Il pensiero degli angeli è proprio a queste entità spirituali che l’autore affida il suono di una “voce” la quale non segna la fine, ma il completamento di un percorso intimo, una voce che non vuole essere soltanto sollievo e ristoro ma capacità di colorare quell’ aspettativa primordiale , quel timore per la mancata realizzazione di se’ in un’attesa perenne che scandisce il tempo , connaturata nell’uomo e che nel poetica dell’ autore acese diviene ricerca perenne dell’infinito.
Chi è Antonio Leotta:
Antonio Leotta (Messina 1975) vive ad Acireale. Laureatosi in Economia e Commercio, ha trascorso circa un anno negli Stati Uniti presso la University of Illinois at Urbana-Champaign, dove ha completato la tesi di dottorato. Attualmente è professore di Economia aziendale presso l’Università di Catania. Tra i suoi interessi di ricerca prevale lo studio dei sistemi di controllo di gestione come strumenti di comunicazione tra i manager, basato sulla teoria dei giochi linguistici. Da anni frequenta il cenacolo francescano “Beato Gabriele Allegra” di Acireale, di cui è viceresponsabile. È socio del gruppo Convergenze Intellettuali e Artistiche Italiane (CIAI) e nel 2018 è stato eletto alla presidenza dell’Associazione Culturale ‘A Campana d’u ‘Ndrizzu. Per la poesia ha pubblicato “Riflessi” (Prova d’autore , 2017) e Origine dell’azzurro” (puntoacapo 2021).
Chi è Gabriella Grasso:
Gabriella Grasso (Catania, 1971) vive ad Acireale e insegna lettere. Si è occupata di linguistica della LIS, di cui è interprete e su cui ha pubblicato alcuni contributi. Scrive per diversi spazi letterari, nazionali e internazionali, tra cui la prestigiosa “Lunarionuovo’.
La sua opera prima, la silloge Quale confine, è del dicembre 2019 (ed. Kolibris). Nel novembre del 2021 esce il suo secondo libro di poesie, Il Generale Inverno (ed. Il Convivio). Alcuni suoi testi sono stati inclusi in antologie e tradotti in inglese (trad. di Gray Sutherland, di Ana Ilievska, di Chiara De Luca) e in spagnolo (trad. di Emilio Paz, di Antonio Nazaro).
L’iniziativa è stata promossa dall’assessorato alla Cultura, retto da Fabio Mangiagli.