Economia

Il mercato immobiliare in provincia di Enna tra luci ed ombre

Il mercato immobiliare In provincia di Enna è di certo quello meno vivace dell’isola. Il numero di compravendite è in lenta e costante diminuzione nell’ultimo decennio. I motivi sono svariati, ma principalmente è la mancanza di lavoro ad alimentare una costante emigrazione al di fuori della nostra isola, causando lo spopolamento dei nostri territori. Per il mercato immobiliare ciò si traduce in un’offerta molto ampia, sia per il mercato residenziale che per quello commerciale, svariati sono i casi di immobili costruiti per i figli e immessi sul mercato per la vendita, a fronte di una richiesta sempre minore, contribuendo così alla diminuizione dei valori di compravendita medi di mercato. Di tutti gli immobili immessi nel mercato per la vendita, almeno la metà necessitano di lavori di ristrutturazione più o meno consistenti. Se è quindi vero che gli immobili in vendita o locazione sono tanti, pochi sono quelli che effettivamente sono pronti per essere abitati. L’ecobonus e il sismabonus potrebbero essere degli strumenti per qualificare gli immobili a costo zero, riqualificare i centri storici, nella maggior parte dei comuni abbandonati a se stessi, ma la scadenza ravvicinata del termine delle presentazioni delle domande rende problematico utilizzare questi strumenti. In seguito a quanto sopra esposto, la consulenza ed una valutazione seria, corretta ed imparziale da parte di un agente immobiliare professionale è sempre da preferire piuttosto che al fai da te. L’attuale pandemia, almeno nella provincia di Enna, non sta portando stravolgimenti nel normale rapporto domanda-offerta. Fortunatamente i comuni chiusi in zona rossa sono pochi ed il numero di contagi è basso. La richiesta principale resta sempre quella per l’abitazione residenziale principale, ed il mercato in questo senso offre diverse soluzioni. Discorso a parte merita il comune capoluogo di provincia. Qui la presenza dell’università Kore ha incrementato fino agli inizi del 2020 il numero di compravendite di immobili da destinare alla locazione per professori e studenti. Purtroppo l’impossibilità di seguire lezioni in presenza ha danneggiato questo mercato, quasi tutti gli affitti sono stati disdettati, e purtroppo ad oggi non si ha ancora la certezza di quando l’università possa riaprire alle lezioni in presenza. Quindi anche quel segmento di mercato che sembrava dare segni di vitalità purtroppo ha segnato una battuta di arresto. Nel mercato commerciale, quindi negozi, botteghe, attività artigianali, purtroppo non si hanno segnali incoraggianti. Pochissime sono le compravendite di locali commerciali ed artigianali, stabili i numeri dei contratti di locazione. L’istituzione delle zone franche montane potrebbe portare dei benefici fiscali così da invogliare giovani e meno giovani imprenditori ad aprire o riorganizzare le proprie attività economiche. Nel settore delle nuove costruzioni, si assiste ad un’offerta non certo cospicua, sono pochi i costruttori che hanno la forza economica di poter edificare, se a questo si aggiunge il costo medio di costruzione che è lievitato, la proposta di immobili di nuova costruzione è limitata e a prezzi alti rispetto ai valori medi di mercato. Un mercato al momento segnato piu’ da ombre che da luci, ma con all’orizzonte dei segnali incoraggianti; gli incentivi statali favoriranno una qualificazione maggiore degli immobili proposti in vendita o locazione, così da avere immobili rinati ed efficienti. Una migliore e più qualificata offerta darà nuova linfa sia in termini di volumi di compravendite, sia in termini di valori medi di compravendita.

*Presidente Fimaa provincia Enna

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