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I volontari dell’Aira ancora in azione

Nei giorni scorsi, nella sede di via Giannotta n. 39 a Catania, l’AIRA – l’Associazione Italiana per la ricerca sull’Aids e per la lotta alla disinformazione sanitaria, con i suoi volontari e collaboratori, dopo averle prelevate dal Banco alimentare, ha distribuito 2300 chilogrammi di derrate alimentari alle 300 persone bisognose normalmente assistite. Con la collaborazione di padre Salvatore Cupido, parroco della Chiesa Madonna della salute, della ditta Viola frutta, del signor Benedetto Giuffrida, e del signor Filippo Di Martino dell’omonima ditta di trasporti, 70 famiglie di indigenti sono state aiutate concretamente in un periodo estremamente difficile come quello che stiamo attraversando.
Inoltre il Sig. Filippo Di Martino ha donato una copiosa quantità di tonno, detersivi, cibo per animali, biscotti e tanto altro che prontamente sono stati distribuiti. Una grossa quantità di cibo, ritirata da rfate Giovanni Cannavò, è stata donata alla Tenda di Cristo di Acireale ed ai suoi 70 assistiti . Un grazie anche alla presbitera Raffaella Possidente per aver trasportato un ulteriore aiuto di derrate al Circo Greca Orfei già aiutato dall’AIRA anche in precedenza.
Si ringraziano per il servizio prestato i Volontari e collaboratori Patrycja Krasinska, il nuovo instancabile aiuto di Antonello Ragusa, Katia Panucci, Tiziana Causerano, Rosario Pulvirenti, Salvo Monastra e Aldo Pistilli. Si ringrazia l’ANPS il suo presidente, il commendatore Chiapparino e il volontario Alessandro Monreale, per aver garantito con la sua presenza il distanziamento ed il rispetto del regolamento anti Covid.
Ha coordinato, guidato e diretto in prima linea, dando un esempio di instancabile sacrificio, le attività di volontariato Salvatore Ferro Infranca, Presidente nazionale dell’AIRA, Membro del Comitato paritetico dell’Università telematica San Raffaele di Roma e Componente del CTS presso il Ministero della salute che ha dichiarato: »Ringrazio tutti quelli che ci hanno aiutato ad aiutare ieri, oggi e nel futuro; la sofferenza e le difficoltà di tanti possono essere alleviate con la generosità e l’impegno di ognuno di noi, ma è importante che si lavori per eliminare le cause che portano al bisogno con una programmazione socio economica ampia e a largo raggio. I problemi di ognuno sono collegati e la gestione del pianeta e delle sue risorse e delle sue ricchezze naturali ha bisogno di una nuova visione pluralista, omocentrica e naturocentrica, lontana da egoismi personali o miopie macroeconomiche. Ai poveri vanno regalate “canne da pesca” e non solo “pesci” per permettere loro di riappropriarsi della loro dignità in un futuro migliore per tutto e per tutti. Ma perché questo avvenga è necessario che ci sia una nuova classe politica onesta ed incorruttibile che agisca senza nessun conflitto di interessi e senza nessun potenziale condizionamento, solo votando la propria missione disinteressata e gratuita al raggiungimento del bene comune. Questa non è un’utopia, ma un sogno che con l’impegno di tutti può diventare una felice realtà per noi e le future generazioni, dove vivere in piena libertà senza nessuna schiavitù».

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