I podcast del progetto “Per aspera ad astra”
Dopo la scrittura, la voce. Il potere evocativo della parola si fa suono nella Fase 2 del progetto “Per Aspera ad Astra – Come riconfigurare il carcere attraverso cultura e bellezza” che vede protagonisti gli attori detenuti alla Casa Circondariale Pagliarelli – Lo Russo di Palermo.
Lo spettacolo è disponibile sulle maggiori piattaforme digitali e sulla pagina Facebook dell’Associazione Baccanica il primo dei podcast prodotti e realizzati dalla compagnia Evasioni, diretta dalla regista Daniela Mangiacavallo. L’appuntamento sarà ogni venerdì dalle ore 21 per sette storie sonore che raccontano il lavoro poetico e drammaturgico della compagnia Evasioni dentro e fuori la casa circondariale, in attesa di potere riprendere l’attività in presenza. Gli attori della compagnia sono già entrati in sala d’incisione per realizzare le sette puntate sonore.
E toccata alla regista Daniela Mangiacavallo alzare il sipario sulla nuova avventura con il primo dei podcast “Da dove tutto ebbe inizio…” che ripercorre storie, ricordi, emozioni all’interno della sezione maschile dell’istituto Pagliarelli-Lo Russo in rete da venerdì 5 marzo.
Il secondo appuntamento è con Oriana Billeci, che indaga “Gli universi della parola”, poi è la volta di Marzia Coniglio con “Invenzione: una creazione dal caos”. Floriana Cane cura “Dentro un dipinto”, come entrare e raccontare un’immagine, mentre Fabiola Arculeo, per il podcast numero 5 curerà “Tutti i Mondi possibili”. Chiudono il progetto l’artista Piriongo che “anima” le sue illustrazioni in “Segnali positivi” e la costumista Roberta Barraia con “Dal filo di un’idea alla trama di un costume”.
Il secondo step del progetto “Per Aspera ad Aspra” continua a lavorare sulla costruzione drammaturgica del nuovo spettacolo della compagnia “Evasioni”, il quarto dopo gli applauditi Enigma, La Ballata dei Respiri e Transiti, tutti messi in scena dai detenuti- attori in questi quattro anni di attività con l’associazione Baccanica, fondata dalla regista Daniela Mangiacavallo.
Nella Fase 1 “Corrispondenze” gli attori detenuti e gli altri artisti della compagnia si sono scambiati lettere per creare un dialogo tra il carcere, luogo apparentemente chiuso oltre le sbarre, e il mondo fuori. Adesso saranno le voci dei compagni da fuori ad entrare in carcere e raccontare l’evolversi della drammaturgia: gli spunti e le suggestioni sono le stesse lettere spedite dal carcere che stanno tracciando la rotta della nuova drammaturgia. Un percorso artistico e poetico che sarà condiviso anche con il pubblico che potrà ascoltare i podcast sulle piattaforme digitali: un filo che attraversa la compagnia e arriva a chi sta dentro e anche oltre le sbarre.
“Parole, immaginari, vite reali e mondi inventati. Una distanza forzata che sta trasformando il progetto teatrale di quest’anno in un’occasione davvero unica – spiega Daniela Mangiacavallo – . Un limite apparentemente insuperabile può metterci in crisi, ma possiamo decidere se stare fermi e subire il limite o superarlo, trasformandolo in una grande opportunità. E per noi è stato così – conclude la regista – . E’ davvero straordinario come la forza del teatro possa sviscerare nuove possibilità”.
“Per Aspera ad Astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza” vede in rete dodici compagnie teatrali italiane che operano negli Istituti penitenziari, tra cui la Compagnia della Fortezza, che ne è partner capofila. Il progetto è promosso da Acri e sostenuto da Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Carispezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Fondazione Con il Sud, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione di Sardegna.
Foto di L. Paselli