Green pass: che cos’è, come funziona e quanto dura
Non è una novità che il dilagare della variante Delta del Covid-19 stia insidiando le tanto sospirate vacanze estive. La variante viaggia ad alta diffusione. Pertanto, per fare accesso ai luoghi chiusi occorrerà esibire il discusso “certificato verde”. Potrà ottenerlo chi abbia ricevuto una dose di vaccino, o chi abbia ricevuto l’esito negativo di un tampone eseguito 48 ore prima oppure chi sia munito di una certificazione di fine malattia nei 6 mesi precedenti.
Il certificato vaccinale servirà per fare accesso a:
- Bar, ristoranti ( consumazione avverrà all’interno del locale. Non all’aperto né al bancone);
Il green pass è, dunque, esteso e obbligatorio nei luoghi al chiuso. È quanto deciso dal Governo Draghi, con il nuovo decreto legge anti-Covid, dopo il confronto in cabina di regia e in conferenza Stato Regioni. Vengono così incentivate le vaccinazioni e, nel contempo, deliberata la proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2021. La certificazione verde, in formato digitale e stampabile, faciliterà gli spostamenti da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen (Austria, Belgio, Cechia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania).
- Spettacoli all’aperto,eventi e competizioni sportive;
- Piscine;
- Palestre;
- Fiere e congressi;
- Concorsi;
- Cinema e teatri;
- Centri termali parchi divertimento;
- Sale gioco.
I criteri di valutazione del rischio si basano sulla percentuale dei posti letto occupati e dei reparti di terapia intensiva da cui se ne dedurrà il livello.
- 10% terapie intensive, 15% ospedalizzazioni per la zona gialla;
- 20% terapie intensive;
- 30% ospedalizzazioni per la zona arancione;
- 30% terapie intensive 40% ospedalizzazioni per la zona rossa.
Il pass viene emesso dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute e contiene un QR Code utile alla verifica della autenticità e della validità. È richiesta per partecipare alle feste per cerimonie civili e religiose, accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in zona rossa o zona arancione. In caso di difficoltà a scaricarlo, si può richiedere assistenza tecnica chiamando tutti i giorni nella fascia oraria dalle 8 alle 20 il numero 800 91 24 91. Altrimenti si può inviare una mail a cittadini@dgc.gov.it. Per richiedere informazioni su aspetti sanitari il numero di riferimento è il 1500, attivo tutti i giorni 24 ore su 24.
A partire dal 6 agosto servirà anche per accedere a qualsiasi tipo di servizio di ristorazione al tavolo al chiuso, spettacoli, eventi e competizioni sportive, musei, istituti e luoghi di cultura, piscine, palestre, centri benessere, fiere, sagre, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, per andare a trovare gli anziani nelle Rsa, entrare nei centri culturali e ricreativi, sale da gioco e casinò, concorsi pubblici.
Il pass nazionale è gratuito e in lingua italiana e inglese e, nei territori dove vige il bilinguismo, anche in francese o in tedesco. La durata: In caso di vaccinazione, il certificato nazionale resta valido dal 15esimo giorno successivo alla prima dose di un vaccino riconosciuto dall’Aifa (Pfizer, Moderna, Vaxzevria di AstraZeneca o Janssen di Johnson&Johnson – fino alla data della seconda dose eppoi da quel giorno fino ad altri 270 giorni (circa 9 mesi). Nel caso di guarigione da infezione da Covid-19, invece, la durata si ribassa a 180 giorni (circa 6 mesi). Soltanto 48 ore se l’esito del tampone, antigenico o molecolare, è risultato negativo. C’è da dire che il pass avrà una durata più o meno lunga in rapporto al tipo di vaccino ricevuto perché diverse sono le tempistiche tra le due inoculazioni dei vari sieri. Nel caso di AstraZeneca il certificato avrà durata di quasi un anno, nel caso di Pfizer e Moderna circa 10-11 mesi, nel caso di Johnson 9 mesi così come in caso di somministrazione eterologa.
Validi, ma solo fino al 12 agosto, i certificati provvisori sostitutivi del Green Pass, che altro non sono che i fogli di avvenuta vaccinazione rilasciati dagli hub, o i certificati medici di attestazione dell’avvenuta guarigione rilasciati dal medico di famiglia, dall’ospedale o dal pediatra, o il foglio rilasciato in farmacia o nei laboratori pubblici e privati su cui risulti l’esito negativo del tampone (antigenico o molecolare).
In caso di positività al Covid-19, a seguito dell’inserimento nella banca dati del cittadino sarà il sistema informatico a bloccare il rilascio del pass o annullare la validità del Qr code già rilasciato fino a guarigione comprovata con certificazione. Lo stesso avviene alla scadenza della validità del pass. A poterlo controllare sono le Forze dell’ordine, i pubblici ufficiali, i gestori dei locali e gli organizzatori degli eventi ai quali è necessario esibirlo. Verrà anche verificato in Europa all’imbarco e all’ingresso nel Paese verso cui si è diretti.