Gli agrumi siciliani fanno bene a cani e gatti: lo studio scientifico
Uno studio condotto dal dipartimento di Scienze veterinarie dell’università di Messina e dal dipartimento di Medicina veterinaria dell’università Federico II di Napoli fornisce la prova di tutti gli effetti positivi dei composti funzionali degli agrumi sul benessere animale.
Lo studio
Dalla ricerca è emerso che i limoni contengano: 3,3 g/kg di esperidina; 0,4 g/kg di vitamina C e 28,3 g/kg di pectina. Il loro impiego nell’alimentazione dei cani consente di ridurre lo stress ossidativo, abbassare il livello di trigliceridi e il colesterolo totale nel sangue, migliorando il benessere e il sistema immunitario dell’animale. Lo studio ha dimostrato – come si può notare dal grafico – che in soli 28 giorni di integrazione si raggiungano importanti risultati, riscontrabili eseguendo delle semplici analisi del sangue.
“La prevenzione delle patologie comincia dalla tavola o, in questo caso, dalla ciotola – spiega Mariachiara Cusenza, marketing manager di Adragna Pet Food –. Inserire gli agrumi siciliani nei cibi per cani significa aiutarli a prevenire alcune malattie e valorizzare il nostro territorio contribuendo al suo sviluppo. È proprio per queste ragioni che abbiamo deciso di aggiungerli nei nostri prodotti, che restano al 100% made in Italy,cruelty-free, privi di OGM e senza conservanti artificiali aggiunti”.
Le proprietà degli agrumi meno conosciute
Gli agrumi sono tra i frutti più antichi al mondo; già quattromila anni fa venivano coltivati in Cina e apprezzati in India. Sono giunti fino a noi grazie ad Alessandro Magno, che li fece conoscere ai Paesi del Mediterraneo: i limoni apparvero nei mercati italiani nel XI secolo, mentre l’arancia fu introdotta dai portoghesi in Europa nel XV secolo; i primi mandarini arrivarono dalla Cina nel 1805. La Sicilia è oggi la regione italiana che ne produce di più.
“Oltre alle proprietà oggetto di studio delle università di Messina e Napoli, gli agrumi siciliani hanno la capacità di: regolarizzare le funzioni intestinali; regolare il transito intestinale e migliorare l’assorbimento dei nutrienti; intrappolare buona parte degli acidi biliari; contribuire al fabbisogno di vitamina A – continua Cusenza –. Al contrario di ciò che si pensa, la maggior parte del valore nutritivo non si trova nel succo, bensì nella buccia e nella polpa”.
Anche il mercato internazionale comincia ad accogliere con grande entusiasmo i preziosi frutti siciliani, tanto da aver inserito i prodotti Naxos all’interno delle fiere mondiali di settore. Perché cani e gatti sono ormai come figli: affetti da nutrire con cura.