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Giornata Mondiale dell’Acqua, il Codacons accende i riflettori sulla gestione idrica in Sicilia

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, il Codacons accende i riflettori sulla drammatica situazione della gestione idrica in Sicilia, dove la carenza d’acqua, le continue interruzioni del servizio e la dispersione delle risorse rappresentano una vera e propria emergenza.
Francesco Tanasi, Segretario Nazionale del Codacons, afferma che l’acqua è un bene primario e universale che deve essere tutelato con politiche pubbliche efficaci e lungimiranti. “In Sicilia – spiega – si registrano situazioni intollerabili: reti idriche vetuste, guasti continui, carenze strutturali e una gestione spesso inefficiente che penalizza gravemente cittadini, famiglie e imprese. È inaccettabile che, in una Regione che soffre ciclicamente di siccità, milioni di litri d’acqua vengano dispersi a causa di tubature obsolete e della mancata manutenzione. È giunto il momento di compiere interventi risolutivi e definitivi”.
“D’altra parte – continua Tanasi – la carenza d’acqua ha colpito duramente anche l’agricoltura siciliana, producendo perdite di raccolti e persino l’abbattimento di capi di bestiame per l’impossibilità di abbeverarli. Inoltre, alcuni degli interventi prospettati rischiano di essere inefficaci: basti pensare ai dissalatori, che richiedono un’adeguata fornitura energetica e una sostenibilità economica, per evitare che vengano nuovamente dismessi nel prossimo futuro. È grave – aggiunge – che, a distanza di anni dal referendum del 2011, con cui la maggioranza assoluta dei cittadini italiani si espresse contro la privatizzazione dell’acqua, in Sicilia persistano gestioni opache, spesso delegate a soggetti privati, in palese contrasto con la volontà popolare. Una situazione che mina alla base il principio dell’acqua come diritto universale e non come merce.
“Pertanto – prosegue Tanasi – il Codacons sollecita la Regione Siciliana ad adottare con urgenza un piano strutturale per il risanamento della rete idrica, investendo risorse nel miglioramento degli impianti, nel controllo della qualità dell’acqua e nella prevenzione degli sprechi. È inoltre indispensabile – conclude – rafforzare la trasparenza nella gestione del servizio e tutelare i consumatori da disservizi e rincari ingiustificati”.
L’Associazione invita tutti i siciliani a segnalare disservizi, sprechi o abusi legati alla gestione dell’acqua. Solo con una mobilitazione collettiva possiamo difendere questo bene prezioso e garantire a tutti un accesso equo, sicuro e continuo.

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