La XXX Sessione della Conferenza Generale UNESCO ha stabilito dal 1999 di celebrare la “Giornata mondiale della Poesia”.
Soprattutto in onore degli autori del ‘900, tutto ciò per dare un tocco poetico ad un’epoca travagliata dalla crisi.
Verranno sempre indette diverse iniziative per coronare il sogno di tutti i poeti e si comincia a prepararle sin da adesso.
A cominciare dal Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani, consiste nell’invitare ogni studente a mostrare la propria impressione positiva sui social network attraverso delle poesie famose che li hanno colpiti interiormente.
Importante affermare la validità del verso in Sicilia, infatti la nostra Isola è ritenuta la culla della poesia siciliana.
Alcuni illustri poeti Siciliani del 900 che con le loro poesie allietano l’animo umano.
Lucio Piccolo è stato un poeta, esoterista e musicologo italiano. Aleggiava intorno a lui, riguardo alla sua personalità, il mistero per lo stile di vita ed anche relativo alla sua famiglia. Fu considerato il poeta più visionario del 900. Le sue raccolte di poesie: 9 liriche, Canti barocchi e altre liriche, Gioco a nascondere, Plumelia e diverse altre che si basano su discipline scientifiche e umanistiche.
Gesualdo Bufalino fu scrittore e poeta, autore del romanzo “Diceria dell’untore” con il valido incoraggiamento di Leonardo Sciascia ed Elvira Sellerio. Inoltre Bufalino esordisce con una delle sue raccolte poetiche “L’amaro miele” . Bufalino, a differenza di Lucio Piccolo, attinge a piene mani al panorama sia geografico (offerto dalla Sicilia) sia emotivo.
Vincenzo Consolo, amico di Bufalino, è il simbolo della Sicilia. Consolo è stato un forte autocritico negando di avere scritto delle liriche.
Ignazio Buttitta considerava la letteratura “la visione che si fa ragione” per descrivere la realtà sociale e storica. Scrivendo così di lotte contadine, delle due guerre mondiali, di antifascismo, della lotta contro la mafia e di politica, traducendo in versi la storia sociale di un intero secolo. A differenza dei colleghi, Buttitta si presentava con una poesia meno intimista e con il pregio di coinvolgere tutti i ceti sociali.
