“Evviva Sant’Agata” apre l’Undicesima Stagione del Teatro Nelson Mandela di Misterbianco
Ambientata nella vivace e passionale Catania, la pièce teatrale “Evviva Sant’Agata” racconta la vita di Agatino Puglisi, detto Tino “figghi i nuddu” un personaggio controverso e affascinante. Ladruncolo di mestiere, ma devoto di cuore alla sua amata Sant’Agata, Agatino incarna un paradosso che molti spettatori siciliani potranno riconoscere: la commistione tra fede profonda e vita ai margini della legalità.
La trama si snoda attraverso un evento tragico e surreale: durante un tentativo di furto, Agatino viene ferito mortalmente e si ritrova nell’anticamera del Paradiso. Qui, inizia una parte del racconto che mescola il sacro e il profano con grande ironia e un tocco di filosofia senza mai essere blasfemo. L’incontro con la capo angeli, la figura impaziente ma affascinante di San Pietro e le altre Sante Siciliane — Santa Barbara, Santa Rosalia e Santa Lucia — offre non solo momenti di comicità, ma anche riflessioni profonde sulla spiritualità e sulla vera natura della grazia divina.
Il personaggio di Agatino, pur essendo un peccatore incallito, conserva una tenerezza e una vulnerabilità che lo rendono incredibilmente umano. La sua devozione per Sant’Agata non è tanto un’espressione di vera fede, ma una richiesta d’aiuto, un modo per giustificare la sua vita sregolata. Questo tratto del protagonista è ben costruito, poiché rappresenta una riflessione universale: quanto spesso la devozione si trasforma in una pretesa.
L’ambientazione catanese è resa vivida e reale attraverso il linguaggio dialettale e le citazioni alla cultura popolare, e l’iconografia religiosa di Sant’Agata permea la narrazione senza mai cadere nel banale o nel superficiale. La figura della Santa stessa, aleggia come una presenza costante che guida e illumina il cammino spirituale di Agatino.
Il crescendo drammatico del testo porta a una conclusione toccante e moralmente significativa: Agatino si rende conto che non è la devozione esteriore che garantisce la grazia, ma la capacità di compiere atti sinceri di bontà e redenzione. L’epilogo finale è potente, poiché ribalta completamente le aspettative del protagonista e, di riflesso, quelle del pubblico.In definitiva, “Evviva Sant’Agata” è un testo teatrale che unisce con abilità toni leggeri e profondità tematica, raccontando una storia di redenzione con sfumature tutte siciliane. La miscela di comicità, spiritualità e riflessione morale lo rende uno spettacolo che sa parlare tanto al cuore quanto alla mente degli spettatori.
“Evviva Sant’Agata”, che andrà in scena sabato 9 (17,30) e domenica 10 novembre (17,30 e 20,30), sarà il primo lavoro in cartellone dell’Undicesima Stagione del Teatro Nelson Mandela di Misterbianco.