È morto Maurizio Costanzo
È morto Maurizio Costanzo. Il giornalista, scrittore, sceneggiatore e conduttore TV, aveva 84 anni.
A darne l’annuncio è il suo ufficio stampa. Attualmente non si hanno ancora notizie in merito alle cause dell’improvvisa morte, ma almeno da tre settimane era ricoverato in ospedale per un intervento chirurgico di routine. Il quadro clinico è poi peggiorato fino al drammatico decesso.
Nato a Roma il 28 agosto 1938, Maurizio Costanzo inizia come cronista di Paese Sera nel 1956. Sette anni dopo debutta come autore radiofonico in Rai con Canzoni e nuvole, condotto da Nunzio Filogamo. Sono i primi passi che lo portano alla televisione. È suo il primo talk show della tv italiana: Bontà loro (Rai1, 1976 – 1978) è il primo seme di una serie di programmi che avranno la loro fioritura finale nel 1982 con il Maurizio Costanzo Show, in scena dal Teatro Parioli di Roma.
Il Maurizio Costanzo Show diventa il salotto d’intrattenimento, cultura e spettacolo più frequentato: dai personaggi noti del mondo televisivo agli intellettuali, dai rappresentanti politici a chi cerca un’occasione per bucare definitivamente lo schermo.
Nasce così, a opera del famoso giornalista, il “salotto mediatico”, un innovativo modo di fare televisione.
La stessa televisione da cui partono le invettive contro quelle problematiche legate alla realtà sociale contemporanea, incarnando in tal modo quel “coraggio giornalistico” che in pochi hanno saputo trasferire in atti pubblici e privati.
La sua attività giornalistica si traduce in un costante impegno civile e lotta contro l’organizzazione criminale mafiosa, tanto da diventare un bersaglio di Cosa Nostra : amico di Giovanni Falcone, spesso ospite nelle sue trasmissioni; organizzatore insieme a Michele Santoro, nel 1991 a seguito dell’ uccisione dell’ imprenditore Libero Grassi, della famosa maratona TV contro la mafia, che coinvolgerà sia le reti Rai che la Fininvest ( l’attuale Mediaset), e ancora l’emblematico gesto di bruciare in diretta televisiva una maglietta riportante la scritta “ Mafia Made in Italy”, sono gli atti iniziali di una vicenda tragica passata alla storia come “l’attentato di via Fauro”.
Era il 14 maggio 1993 e Maurizio Costanzo stava andando via dal Teatro Parioli dove aveva finito di registrare il suo Maurizio Costanzo Show. Era in auto, una Mercedes blu blindata, con l’autista Stefano Degni e la sua compagna e futura moglie Maria De Filippi. Con loro c’era anche un’altra auto, una Lancia Thema, a bordo della quale viaggiavano le guardie del corpo Fabio De Palo e Aldo Re. La Mercedes blu era stata presa a noleggio quella mattina stessa. Mentre erano in via Ruggero Fauro, vicino al Teatro Parioli, una Fiat Uno imbottita di 90 kg di tritolo è esplosa, ma per fortuna senza provocare vittime, ma 24 feriti fra cui l’autista e una delle guardie del corpo che accompagnavano Maurizio Costanzo e la sua compagna Maria De Filippi.
Così un gruppo di fuoco composto da mafiosi di Brancaccio e della provincia di Trapani, per una serie di eventi casuali, fallirono nella loro azione dinamitarda, ricostruita anni dopo in base alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.
Da allora, il giornalista è stato sottoposto a un protocollo di protezione, con 5 uomini di scorta.
La camera ardente sarà allestita sabato 25 febbraio alle 10:30 in Campidoglio. La chiusura è prevista domenica 26 febbraio alle 18.
I funerali si terranno lunedì 26 febbraio alle ore 15 nella Chiesa Degli Artisti in Piazza del Popolo.
Lo rende noto il Campidoglio.