“Don Gesualdo e la ballerina” al Mandela di Misterbianco: amore e conflitti generazionali degli anni ’50

Il 5 e 6 aprile, il Teatro Nelson Mandela di Misterbianco (CT) ospiterà uno degli eventi teatrali più attesi della stagione, con la messa in scena di “Don Gesualdo e la ballerina” da parte della Compagnia Teatrale Colatalavica. Un classico che ha segnato la storia del teatro, ma che, sotto la direzione e la firma unica della compagnia, acquista una nuova dimensione grazie alla genialità e originalità che da sempre contraddistinguono Colatalavica.
Lo spettacolo, che affonda le radici negli anni ’50, si distingue per la sua capacità di mescolare tradizione e modernità, regalando al pubblico una comicità fresca, vivace e un ritmo incalzante. La trama ruota attorno all’amore impossibile tra Pepita, (interpretata da Lilia Romeo) una ballerina affascinante, e Ciccino (interpretato da Luciano Leotta), un giovane siciliano trasferitosi a Roma per inseguire i suoi sogni. Il loro amore, però, è ostacolato dalla figura del padre del ragazzo, Don Gesualdo, (interpretato da Michele Anello), un uomo semplice, bonario e remissivo, che non riesce ad accettare la relazione del figlio con una donna di un altro mondo e un’altra classe sociale.
Al centro della vicenda c’è il conflitto generazionale e la lotta di Don Gesualdo, che pur di proteggere il figlio dai pericoli del mondo che non comprende, decide di affrontare un viaggio verso la capitale. Accompagnato dal fedele compare Pepe’ (interpretato da Mimmo Mauri), il viaggio diventa un’odissea che per l’epoca è considerato “estremo”, ma necessario per difendere Ciccino dalla ballerina, che con il suo fascino rappresenta tutto ciò che Don Gesualdo disapprova. La lotta tra le due visioni del mondo – quella conservatrice e quella moderna – è trattata con un umorismo tagliente, che esalta la contraddizione tra i personaggi e rende le situazioni drammatiche incredibilmente esilaranti.
Il contesto siciliano e la cultura romana degli anni ’50 sono perfettamente integrati sia nella scenografia che nei dialoghi, dando vita a situazioni di grande comicità, ma anche a momenti di riflessione più profonda sui conflitti familiari, le aspettative tradizionali e i sogni d’amore. Ogni battuta, ogni gesto, contribuisce a costruire un’atmosfera che non solo fa ridere, ma fa pensare.
Le interpretazioni sono assolutamente di altissimo livello, con un cast che sa alternare momenti di grande pathos a quelli di pura risata. Don Gesualdo, con la sua personalità semplice e schietta, bonario e remissivo la cui figura si trova in netto contrasto con quella della moglie, Marastella (interpretata da Adelaide Caserta) un personaggio forte e autoritario. Don Gesualdo è al centro della scena, creando un contrasto affascinante con la ballerina, che pur essendo di una classe sociale diversa, riesce a rappresentare la libertà e l’irrazionalità di un amore che sfida le convenzioni. Il conflitto tra il desiderio di protezione del padre e la voglia di libertà del figlio rende questa commedia tanto profonda quanto divertente.
Oltre ai protagonisti principali, degni di nota sono i personaggi delle figlie di Don Gesualdo: Concettina (interpretata da Agnese Fallica) e Giustina (interpretata da Beatrice Anello), che aggiungono un ulteriore livello di comicità alla vicenda. Non mancano altri personaggi indimenticabili, come la governante francese Mariolon (interpretata da Emanuela Ruma) e l’eccentrico Avvocato Minutilla (interpretato da Pippo Torrisi), che arricchiscono la trama con il loro umorismo e le loro stranezze.
A completare l’esperienza teatrale, una performance di danza coreografata da Antonio Lombardo, ballerino e coreografo, che aggiunge una dimensione artistica unica al tutto.
“Don Gesualdo e la ballerina” non è solo una commedia che sa far ridere, ma un’opera che emoziona e fa riflettere su temi universali come l’amore, la famiglia, il destino e la lotta tra tradizione e modernità. Grazie alla straordinaria capacità della Compagnia Teatrale Colatalavica di fondere comicità e profondità emotiva, questo spettacolo promette di essere un’esperienza teatrale completa, capace di intrattenere e, allo stesso tempo, stimolare il pensiero.
Non mancate quindi l’appuntamento al Teatro Nelson Mandela di Misterbianco il 5 e 6 aprile, per una serata all’insegna del teatro, della risata e della riflessione.
