“Disperso”, il nuovo libro di Antonino Leotta
Postare una foto, fare un selfie, ritrarsi nelle più svariate pose è diventato un procedimento quasi naturale del vivere quotidiano nell’era della digitalizzazione.
Ma quale valore ha la fotografia nel raccontare fatti e avvenimenti storici al fine di svelarne i più reconditi movimenti dell’animo?
Tramite questa ormai diffusa tecnica figurativa, annoverata tra le forme d’arte contemporanea nel 1940, ad opera del dipartimento di fotografia MoMA di New York, si è reso fattibile quel desiderio intriso nell’umano vivere: l’immortalità.
Essa, rubando un attimo di eterno all’inesorabile trascorrere del tempo, crea memorie eterne al di là delle limitazioni imposte dal naturale divenire del reale.
Ed è attraverso le foto, unico lascito tangibile, che Antonino Leotta in “Disperso”, ci racconterà le vicissitudini di Giuseppe Belfiore, arruolato e spedito in Russia per partecipare alla “Operazione Barbarossa”, un piano tattico che intendeva mettere in atto l’ideologia nazista di Adolf Hitler nei “territori rossi” dell’Unione Sovietica.
Una guerra di logoramento, che si concluse con il finale tracollo tedesco, e una quantità indeterminata tra feriti, congelati, prigionieri, morti e dispersi.
Il noto scrittore, Antonino Leotta, con lucidità storica, in “Disperso”, ha voluto raccontare le circostanze, rievocando gli avvenimenti che contribuirono a generare quegli eventi i quali hanno coinvolto l’umanità durante la seconda guerra mondiale.
E nel narrare i fatti, rivolge a se stesso e al mondo il quesito fondamentale che determina l’inutilità di ogni conflitto armato: perché?
Del disastro umano, delle vittime di quell’azione bellica, resta un doloroso ricordo, incancellabile, impresso in un’immagine che, di ciascuno di loro, ne conserva la memoria: una foto.
Tra racconto storico e riflessioni personali, l’autore mantiene una capacità narrativa obiettiva e ponderata alla quale accosta sapientemente una considerazione attenta dell’umano sentire, combinata eccellentemente a un materiale documentato degli orrori bellici, che convergono in quel grido di rifiuto lontano eppure attuale, monito e ammonimento in una voce di allarme che induce il lettore a una riflessione intima su un contesto storico, emblema di una ciclicità universale nella “ sorte delle umane genti”.
Uno scatto storico vivo, esatto ed efficace, che offre al lettore la possibilità di immergersi nel racconto di un evento storico, consentendogli di intravederne sfumature mancanti nei testi accademici di storia.
Il volume “Disperso” di Antonino Leotta verrà presentato mercoledì 19 ottobre alle ore 17:00 nella Sala “Pinella Musmeci” in Acireale con ingresso dalla Villa Comunale “Belvedere”.
Introdurrà Cristina Torrisi, giornalista e scrittrice; relatore Giovanni Vecchio, già docente e dirigente scolastico; interverrà l’autore Antonino Leotta.