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Diprosilac, per la valorizzazione del latte siciliano

Prosegue l’attività del Diprosilac che non può non esprimere apprezzamento per l’avvenuto raggiungimento della tanto auspicata intesa, nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni, su una serie di decreti del Ministero delle Politiche Agricole aventi per oggetto specifici interventi a favore dell’agroalimentare e per lo sviluppo rurale per i quali si resta in attesa, ora, dei provvedimenti definitivi per la cui adozione i passaggi sono stati tutti consumati.
Il Distretto considera di grande importanza anche l’intesa sottoscritta per il settore del latte, sia vaccino che ovi-caprino, per assicurare la massima e troppe volte sollecitata trasparenza dei dati del comparto. Sono stati, infatti, definiti gli adempimenti degli acquirenti di latte e delle aziende produttrici di alimenti lattiero-caseari e gli obblighi di registrazione telematica mensile nella banca-dati del Sistema Informatico Agricolo Nazionale (Sian), delle quantità di latte crudo e dei prodotti lattiero caseari semilavorati.
“Il nostro lavoro va avanti nel rispetto del patto di sviluppo del nostro Distretto che ha individuato come impegno prioritario la difesa e la valorizzazione del latte munto in Sicilia – spiega Enzo Cavallo, presidente del Diprosilac – col decollo di “Caseificio Italia” gli strumenti per contrastare le contraffazioni e le varie forme di ingannevole etichettatura sono operativi e possono essere utilizzati a favore di chi produce e trasforma in maniera onesta, e per il rispetto dovuto ai consumatori. Col marchio QS, inoltre, siamo già pronti a certificare: abbiamo già pronto il Consorzio di Tutela del latte vaccino crudo e quanto prima costituiremo quello per il latte crudo ovi-caprino. Se a questo si aggiunge, come richiesto da tempo, l’obbligo della registrazione, tramite il Sian, della provenienza dei latte trasformato, per i furbi gli spazi si ristringono essendo più facile individuare l’origine del latte trasformato e l’effettivo legame col territorio dei prodotti locali”.
“Tutto ciò – aggiunge Sebastiano Tosto, presidente della rete ovinicoltori siciliani – è in linea con quanto da sempre auspichiamo. Ci aspettiamo un riassestamento della filiera a tutto vantaggio dei consumatori che avranno la possibilità di acquistare prodotti fatti bene al giusto prezzo, e per converso la giusta remunerazione ai produttori di latte di qualità e ai trasformatori che utilizzano materie prime di eccellenza”.

DIPROSILAC – Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario

Il Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario, riconosciuto con D.A. n.1292 del 07/07/20, si regge su di un “Patto di Sviluppo” condiviso e sottoscritto da soggetti imprenditoriali, istituzionali, della formazione e della ricerca oltre che dalle organizzazioni professionali e di categoria.
Tale patto si prefigge di aggregare ed organizzare la filiera lattiero casearia siciliana con l’obiettivo di valorizzare il latte (vaccino, di pecora e di capra) , i latticini ed i formaggi prodotti nell’ambito della Regione Sicilia. Il tutto nel pieno rispetto delle diverse esigenze imprenditoriali e territoriali e delle regole di mercato e con l’intento di realizzare un sistema capace di recuperare i ritardi e le carenze strutturali attraverso la fattiva collaborazione fra pubblico e privato ed il razionale e produttivo utilizzo delle risorse comunitarie.
L’attività del Distretto, oltre che alla promozione e diffusione del consumo del latte fresco, è rivolta alla valorizzazione dei formaggi siciliani in possesso della Denominazione di Origine Protetta (Ragusano, Pecorino siciliano, Vastedda della Valle del Belice, Piacentinu ennese e Provola dei Nebrodi) e dei formaggi tipici e tradizionali (Caciocavallo palermitano, Provola iblea, Tumazzu modicano, Cosacavaddu ibleo, Maiorchino, Tuma persa, ecc.) e dei vari tipi di ricotta, prodotti nell’isola.
L’obiettivo è quello di realizzare, col contributo di tutti i sottoscrittori, una organizzazione commerciale al passo coi tempi, per la conquista di nuovi mercati e per un diverso rapporto con la grande distribuzione organizzata nell’interesse anche dei consumatori.
L’azione del Distretto rimane rivolta al sostegno ed alla valorizzazione della ricerca, alla esaltazione della tipicità e delle qualità organolettica del latte siciliano e dei latticini e dei formaggi ottenuti dalla sua lavorazione.
L’attività del Distretto è diretta inoltre al coinvolgimento dei soggetti imprenditoriali, associativi, professionali, politici ed istituzionali per dare voce alla filiera nei confronti di chi governa attraverso una efficace azione concertativa sostenuta da una “politica di filiera” mirata al superamento della ricorrente crisi e delle difficoltà che da essa derivano.

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