Differenziata, Mio Italia: “Con i ristoratori bisogna utilizzare criteri completamente diversi”
L’umido e il vetro, per le attività legate alla ristorazione, va raccolto tutti i giorni della settimana in tutta Catania. Nell’umido ci sono gli avanzi del pesce, della carne o ogni altro materiale che marcisce e si deperisce rapidamente provocando una puzza pestilenziale”. Questo è il concetto ribadito nel corso dell’incontro del consiglio direttivo e degli associati di “Mio Italia” della sezione di Catania.
Un appuntamento a cui hanno preso parte il Presidente Provinciale Roberto Tudisco, Giuseppe Pasceri, Mario Urzì, Francesco Musumeci, Giacomo Guardo, Massimo Fichera, Cristina Messina, Niki Scuderi, Silvio Romano, Luigi Posa e Sandra di Bella.
“Per fare la raccolta differenziata nel centro storico servono parametri completamente diversi da quelli che stanno attuando ora”. Queste le parole del Presidente Provinciale Catania di “Mio Italia” Roberto Tudisco che continua: “Non siamo certamente profumerie o famiglie e quindi creare un sistema di raccolta unico e uguale per tutti è pura follia: con noi bisogna adottare criteri completamente diversi. Non solo, dalle 21 in poi, proprio quando la zona è piena di turisti, le strade del centro storico si riempiono di sacchi da raccogliere. Volete dirci che spettacolo stiamo dando ai visitatori?”.
Affittare delle botteghe per conferire lì la spazzatura, in attesa che venga ritirata, è una idea assolutamente impraticabile. Inoltre visto che il comune di Catania, con la scusa del dissesto, non effettua la disinfestazione e derattizzazione delle strade da 5 anni i rappresentanti del Mio Italia lamentano una pericolosa invasione di topi e insetti.
“Stiamo annegando nella spazzatura e nella puzza-continua Tudisco- non possiamo stare sempre attenti a ogni aspetto legato all’igiene nelle nostre attività e, contemporaneamente, essere costretti a tenerci l’umido dentro. Non possiamo uscire i sacchi il mercoledì e il giovedì fino a mezzanotte e la stessa situazione si ripete il sabato e la domenica fino a mezzanotte, quando si può finalmente conferire l’umido: questo vuole dire che a pranzo e a cena la puzza è tremenda e molti potenziali clienti non vogliono nemmeno entrare nelle nostre attività. Ribadisco, quindi, che l’umido va raccolto ogni sera. Chi è che ha stabilito i giorni e gli orari? Sicuramente qualcuno che non ne capisce nulla di pubblici esercizi. Le botteghe del centro storico sono locali molto antichi e ovviamente non hanno spazi adeguati per conservare l’immondizia interno”.
Nei mesi precedenti il Presidente Provinciale Catania di “Mio Italia” Roberto Tudisco, con una parte del direttivo della sezione di Catania, ha incontrato l’allora assessore all’ Ecologia Barresi per dialogare sulle criticità e sui problemi legati alla raccolta differenziata nel centro storico di Catania.
“Segnalazioni puntualmente disattese- prosegue Tudisco- occorrono cassonetti dotati di sistema per la lettura della scheda magnetica, come già avviene in molti comuni d’Italia, e non di affittare botteghe per metterci i rifiuti, visto che questo vorrebbe dire creare discariche abusive in piena centro”.
A questo proposito il “Mio Italia” chiede che siano riviste le condizioni dell’appalto nel lotto centro e un incontro urgente con il commissario straordinario Portoghese e il vice commissario Campo. “Se non riusciamo a trovare una soluzione chiederemo l’accesso agli atti, secondo la legge sulla trasparenza, per capire le modalità e le tempistiche di questo appalto. In caso contrario siamo pronti a fare la differenziata noi stessi e a nostre spese, creando un consorzio autonomo, piuttosto che pagare la Tari inutilmente”.