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Diapason: tornano gli appuntamenti per raccontare vini, vitigni, terroir e storie di produttori

“Ël vin pì bun al’è cul ch’as beiv cun ij amis” (“Il vino più buono è quello che si beve con gli amici”).

Questa frase riassume lo spirito che, venerdì 21 febbraio, a partire dalle 21, si respirerà a Catania, in via Musumeci 108. Giancarlo Arena e il suo Diapason sono diventati sinonimo di scoperta, ricerca ma anche di degustazioni a misura di amico. Un termine nuovo, coniato dagli stessi ospiti che hanno partecipato alle diverse serate che negli ultimi due anni hanno animato e solleticato la curiosità di wine lovers e semplici curiosi. Il Diapason è diventato punto di riferimento per degustazioni di spessore ma sempre all’insegna dell’informalità e della convivialità.

Per questo nuovo appuntamento col mondo del vino si viaggerà sui calici per approdare in una delle regioni simbolo della viticultura italiana: il Piemonte.

Protagonista della serata sarà la cantina Dosio, un mosaico di suoli e terroir nel cuore delle Langhe (dal 2014 territorio patrimonio UNESCO), luogo simbolo di uno dei vini più apprezzati nel panorama vitivinicolo italiano ed estero: il Barolo.

È in questi territori che l’azienda Dosio coltiva e cura con amore i suoi vigneti.

Il Barolo definito anche “Il Re dei Vini” rappresenta il cuore pulsante dell’area vitivinicola delle Langhe. Un traino per l’economia della regione Piemonte.

La storia e l’economia delle Langhe sono state segnate dal percorso intrapreso dal vitigno Nebbiolo(l’unico utilizzabile al 100% per la produzione del Barolo, con le diverse sottovarietà: Lampia, Michet e Rosè), coltivato in zone uniche, nel tempo divenute veri muste fiori all’occhiello, nonché simbolo di orgoglio e vanto che ogni anno i quasi ottocento produttorimostrano al panorama vinicolo mondiale.

Come vogliono tradizione e disciplinare di produzione, i comuni in cui l’uva Nebbiolo diventa Barolo sono undici, distribuiti su un’area di circa 1700 ettari: Cherasco, Verduno, Roddi, La Morra, Grinzane Cavour, Castiglione Falletto, Diano d’Alba, Barolo, Novello, Serralunga d’Alba e Monforte d’Alba, sono i tasselli compongono la DOCG Barolo dal 1980. Ogni comune, zona, sottozona, vigneto e parcella è espressione magica ed eterogenea che si cela dentro ogni singola annata e bottiglia.

Barolo, Barbaresco, Langhe Nebbiolo, Barbera d’Alba, Dolcetto d’Alba, Langhe Freisa, Roero Arneis, Langhe Riesling dove la valorizzazione dei vini da singolo vigneto unisce una costante ricerca della qualità al rispetto delle tradizioni contadine e della terra. Sono circa 80mila le bottiglie ogni anno presenti sui mercati nazionali ed internazionali, una produzione di vini che racconta il Piemonte e i suoi vigneti a 360 gradi.
Dosio è “Dosio è una cantina all’interno della quale vi è un Agri-Wine Resort” che si racconterà attraverso i calici dei vini in degustazione, illustrati i per l’occasione da Massimo Lanci, proprietario della Cantina e grande appassionato di vini. Fra cru, rossi superiori e classici senza dimenticare l’amabilità dei bianchi, scopriremo uno scrigno di cultura e sensibilità.

«Quando ho proposto a Massimo di organizzare una serata al Diapason mi ha subito risposto positivamente con grande entusiasmo.– racconta Giancarlo Arena L’idea era quella di raccontare la grande varietà e poliedricità dei vini che si producono in Italia, cercando di offrire una visione più ampia che andasse fuori dai confini della Sicilia. La nostra idea di degustazione è un po’ una chiacchierata tra amici, il produttore è seduto accanto agli ospiti, eliminando qualsiasi barriera, è un amico che racconta la sua avventura, tra aneddoti e vini, mentre si assapora una storia, un territorio, un sogno dai calici che vengono raccontati. È un modo per rendere più “autentica e schietta” la narrazione e l’incontro con la Cantina».

Dosio nasce da un vigneto a corpo unico che circonda la tenuta, situata sul punto più alto della denominazione Barolo, a 500 metri s.l.m., sulla collina Serradenari, nello storico borgo di La Morra, con un anfiteatro meraviglioso sullo sfondo, le Alpi. Il terroir e la valorizzazione dei vini da singolo vigneto sono al centro della filosofia produttiva, insieme alla costante ricerca della qualità, al rispetto delle tradizioni e della terra.

Il 2010 segna un importante novità: ai fondatori subentrano nuovi proprietari, la famiglia Lanci, che donano all’azienda una nuova veste, sempre nel rispetto delle tradizioni e del territorio. Nei vigneti si seguono i principi della lotta integrata – pratica di difesa delle colture che mira a prevenire e combattere le malattie delle piante, riducendo il più possibile l’utilizzo di fitofarmaci di sintesi. Questa gestione della vigna permette di applicare un’agricoltura sostenibile e a basso impatto ambientale attraverso una serie di buone pratiche.

I vini in degustazione saranno cinque ma li scopriremo venerdì 21.

Queste le parole di Massimo Lanci di Dosio

“Da poco siamo presenti in Sicilia. Da sempre intraprendiamo queste collaborazioni per far conoscere la nostra realtà e i vini e il feedback, in genere, è sempre positivo. – commenta Massimo Lanci Venerdì 21 febbraio sarò presente perché in questi eventi la Cantina deve metterci la faccia, è questo il valore aggiunto. Il vino è una passione che ci ha tramandato papà e, poi, da piemontese il vino sulla tavola lo ricordo sin da bambino. Ai tempi di mio nonno però c’era tanto vino sfuso, la damigiana comprata dal contadino. Nostro padre ci ha insegnato il concetto di qualità e questo è sempre stato il principio ispiratore della nostra avventura nel mondo del vino”.

A impreziosire la serata, un assaggio della nostra Etna con Amaro Indigeno, per riscoprire nel calice “Tutte le contraddizioni che fanno della Sicilia una terra unica e incantevole e che si esprimono in quest’elisir dolceamaro, raffinato e selvatico, fusione tra essere e sembrare, luce e ombra, fuoco e ghiaccio” che è appunto l’Amaro Indigeno.

Posti limitati. Info e prenotazioni al numero 340 054 6074.

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