Da KM0 un focus sullo zafferano e verticale di bianco dell’Etna
Col rigore di chi ha imparato un mestiere sul campo capovolgendo le basi della cucina, giocando con i suoi assiomi alla ricerca di nuove interpretazioni, dove tutto si scompone e si ricrea Marco Cannizzaro, nel suo ristorante KM0 ha dato vita a degli incontri dove la materia prima diventa protagonista indiscussa della serata. Una nuova idea di cucina, curiosa, dinamica, determinata volta a una sperimentazione di gusti e consistenze che sorprendono la memoria del gusto spingendola ad osare verso qualcosa di nuovo. In un gioco di equilibri dove tradizione e innovazione perdono i loro confini lasciando il passo all’inatteso Marco ci invita a sperimentare, a giocare con i nostri sensi, a riscoprire il sapore del gusto.
Nella sua cucina l’alimento singolo diventa protagonista del piatto, sul quale prende vita un intero percorso gustativo, dosando sapientemente gli alimenti alla ricerca di una coerenza gustativa che proietti l’ospite a una nuova esperienza sensoriale.
E così dopo il focus sull’olio evo, il resident chef interpreterà, questo lunedì 27 marzo, una delle spezie più pregiate della cucina: lo zafferano, con un menù appositamente dedicato che lo renderà elemento principe delle ricette presentate.
Una serata dove l’abbinamento cibo-vino troverà nelle terre del versante sud del nostro vulcano il perfetto equilibrio.
Una selezione di piatti dove lo zafferano rosso di Sicilia dell’azienda Rossoraro, inserita quest’anno da Forbes tra le 100 eccellenze italiane, che dal 2018 lo produce sui fertili terreni dell’Etna incontrerà una verticale in formato magnum di N’Ettaro, un bianco dell’Etna della cantina Masseria Setteporte.
«Quando Marco e Arianna mi hanno invitato a partecipare a questo appuntamento- racconta Piero Portale, anima e cuore della cantina Masseria Setteporte– ho subito accettato con entusiasmo. Come produttore credo che siano questi i momenti in cui si può davvero apprezzare un vino, lasciando che si racconti da solo a chi lo degusta».
«Cucinare per me significa sperimentare, “andare oltre”, rimettere tutto in discussione. È crescere anche attraverso i piatti che cucini- racconta Marco Cannizzaro – Ogni ricetta è frutto delle esperienze, della voglia di superare ciò che già si conosce per creare qualcosa di nuovo. Ciascun ingrediente racconta una storia, un territorio, una stagione, sta alla sensibilità di chi lo cucina coglierne nuovi aspetti. Come chef mi impegno sempre a scoprire nuovi modi di stuzzicare la curiosità delle persone che vengono nel mio ristorante Unire una spezia pregiata come lo zafferano ai vini di Piero darà vita a una degustazione che non parla solo di cibo- vino ma di un territorio. Entrambi nascono sull’Etna, e sarà come dipingere un quadro di colori e sfumature differenti. La cucina trova le radici nella storia del territorio che racconta nei diversi modi di interpretare i prodotti che la terra ci regala. Saperne esaltare le caratteristiche e stuzzicare il palato e la curiosità degli ospiti del ristorante è una sfida che ci invita a una sperimentazione continua senza distaccarci troppo dalla tradizione».
Un connubio che racconta una porzione di Terra della nostra Isola, quella che guarda a Sud del Vulcano e che da quei terreni lavici, ricchi di minerali e in continuo fermento dà vita a prodotti che ne custodiscono la storia ma soprattutto l’antico legame con l’uomo che qui li coltiva. Il sapore forte e intenso dello zafferano incontra il sorso incisivo e goloso di un Carricante che regala al naso aromi agrumati, origano ed erbe medicinali che lasciano il passo a un tocco floreale e fruttato, lasciando un sorso fragrante e sapido.
Dall’annata 2020 che accompagnerà l’aperitivo di benvenuto, alla 2019 che sarà protagonista insieme a una Millefoglie allo zafferano Rosso Raro, normanno e olive nere, per declinare la 2018 con un riso al salto con le sarde, in chiusura cernia spuma allo zafferano Rosso Raro e prezzemolo accompagneranno una 2017 per chiudere con una bavarese allo zafferano rosso raro sbrisolona e lamponi con un Passito di Siracusa Jaraya 2021 di cantine Gulino.
Una serata tra i sapori di una terra viva, ardente, che dalle viscere fa sentire tutta la sua forza in un gioco di contrasti ed equilibri che sussurrano al palato una nuova idea di cucina.