Salute

Covid, colori delle regioni: Sicilia verso la zona rossa

Si attende la giornata di venerdì 2 aprile per conoscere i dati della cabina di regia, sorvegliante speciale di un’Italia che si prospetta quasi immobile. La Sicilia rischia di “arrossire”, scurendo la propria colorazione arancione. Dopo lo scandalo dei dati Covid falsati all’Assessorato regionale alla Sanità, in Sicilia si è condotto un dettagliato monitoraggio. Il doveroso “riallineamento” ha fatto emergere 2.904 nuovi positivi su 14.623 tamponi processati, con una percentuale di positivi che schizza quasi a quota 20 per cento. Dati in salita rispetto a lunedì, giornata in cui la Regione aveva comunicato un numero di nuovi positivi pari a 799 con un indice Rt bloccato alla percentuale del 3,4. Negli ultimi due giorni, sono 21 i decessi e 4.628, dati ufficiali, le morti per Covid-19 contate dal giorno della dichiarazione di pandemia.

Ecco la situazione attuale. Sono 19.920 i positivi con un trend in salita di 2.503 casi in più rispetto a due giorni fa. I guariti sono, invece, 380. Rispetto a due giorni fa, salgono i ricoverati che, negli ospedali, sono 1.031 (+22) e, in Terapia intensiva, invece, 140 (+7). Quanto a contagi, la provincia di Palermo batte con 1.133 nuovi casi, praticamente il doppio rispetto a Catania. Sempre nel Palermitano, richiesta di zona rossa per almeno due settimane al presidente della Regione, Musumeci, istanza partita direttamente dai comuni di Partinico e Borgetto per almeno due settimane mentre sono 16 i comuni siciliani con la massima restrizione anti-Covid. La paura è che l’intera Regione Siciliana finisca in zona rossa.

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