Covid, c’è da preoccuparsi del vaccino AstraZeneca?
“Eventi avversi gravi” hanno indotto Aifa a sospendere, in via cautelativa e per prassi, la somministrazione del lotto ABV2856 di vaccini AstraZeneca contro Covid-19. Le segnalazioni indicherebbero le dosi, appartenenti alla partita sospetta, quali induzioni ad ipotesi di decesso. L’Azienda sta collaborando con le Autorità sanitarie e regolatorie, che stanno condicendo tutti gli accertamenti necessari del caso. Giunge una rassicurazione: al momento non c’è un «nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi». A comunicarlo l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) e l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). Intanto, AstraZeneca riferisce: «in nessuna fascia per età, genere, lotto impiegato o paese», su milioni di somministrazioni, sono emersi dati di un aumentato rischio di trombosi. Ciò secondo gli esiti delle analisi di sicurezza. Inoltre, su un campione di oltre 10 milioni di somministrazioni, non si è riscontrata evidenza dell’aumentare del rischio di embolia polmonare, o di trombosi venosa profonda, nei Paesi in cui è stato inoculato il terzo vaccino arrivato in Italia.
Dall’inizio delle campagne vaccinali, sono circa 26 milioni le dosi di vaccino anglo-svedese somministrate in tutta Europa. In questo arco temporale, a riscontrarsi sono stati effetti collaterali avversi che già erano emersi dai test clinici condotti lo scorso anno. Messina e provincia registrano la somministrazione di 3mila dosi tutte senza i gravi eventi avversi di cui sopra. Ema e Aifa fanno sapere che, ad oggi, non ci sono elementi per ritenere il sussistere del nesso di causalità. L’Ema ha, inoltre, chiarito in un suo comunicato che nulla riconduce ad episodi di trombosi a seguito del vaccino: «i benefici del vaccino continuano a superare i rischi – comunica l’Agenzia europea del farmaco – la sua somministrazione può continuare, mentre proseguono le indagini sulle trombosi».
Tra ritiri e farmacosorveglianza AstraZeneca, dal canto suo, tiene a rendere noto il buon superamento delle verifiche interne di qualità condotte sul Covid-19 Vaccine e tempestivamente comunicata alle Autorità competenti. Il lotto in questione sembrerebbe corrispondere a criteri di qualità, sicurezza, efficacia. Tuttavia, preoccupano eventuali, consequenziali strozzature della grande campagna vaccinale. E se l’assessore regionale Ars Razza chiede rassicurazioni, Mario Draghi telefona alla Von Der Leyen che in un tweet comunica “Abbiamo discusso della cooperazione sulla produzione e consegna del vaccino” e, in diretta televisiva, il presidente rassicura: nessuna evidenza di nesso di causalità.