Economia

Covid-19, parola d’ordine: “ripartenza”

Nuove linee guida, sul fronte riaperture in sicurezza anche nelle zone rosse, dalla Conferenza delle Regioni. Le proposte sono elaborate dai Dipartimenti di prevenzione delle Regioni nel rispetto dei protocolli per prevenire i contagi da Covid-19. Le raccomandazioni di comportamento presentare dai Governatori saranno sottoposte al Comitato Tecnico Scientifico per poi passare al vaglio dell’Esecutivo.

La cabina di regia del Governo si attiverà per valutare contagi e ricoveri in vista della scadenza del decreto legge in vigore il 30 aprile. E mentre la Sicilia è a rischio zona rossa, l’Italia è quasi tutta arancione. Il presidente del Consiglio Draghi non esclude la possibilità di aperture anticipate, prima cioè della fine del mese. Si ipotizza il 26 aprile quale possibile data. Dal canto suo, il ministro Speranza avverte: «Le terapie intensive sono ancora al 41% di occupazione. – ed esprimendo il suo punto di vista dice – Bisogna essere tempestivi nelle chiusure quando serve e abbiamo il dovere di costruire una ‘road map’ per l’allentamento delle misure sempre approvate all’unanimità dal Cdm».

Intanto, il Governo ha avviato i lavori per l’elaborazione del decreto di maggio. Palestre, ristoranti e mondo dello spettacolo sono i tre capitoli della ripartenza. Il 3 maggio, invece, è la data di riferimento. Si punta alle vaccinazioni per il 70% di copertura delle fasce della popolazione a rischio più elevato – over 80 e fragili. La sfida a riaprire è sempre più forte.

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