Confindustria: strategie e proposte per il futuro della Sicilia Orientale

I Consigli di Presidenza di Confindustria Catania e Confindustria Siracusa, guidati rispettivamente da Cristina Busi Ferruzzi e Gian Piero Reale, si sono riuniti a Catania, per la prima volta nella loro storia associativa, per definire azioni comuni volte a sostenere lo sviluppo economico e infrastrutturale della Sicilia orientale. L’incontro ha rappresentato un’importante occasione per rafforzare la sinergia tra i due territori e avanzare proposte strategiche su temi chiave.
Le due Associazioni, che rappresentano circa 1.000 imprese, generano un fatturato complessivo di oltre 23 miliardi di euro (quasi il 30% del PIL regionale) e occupano direttamente circa 34.000 lavoratori diretti. Durante la riunione, si è posta particolare attenzione ai principali temi legati allo sviluppo del territorio e alla competitività delle imprese.
Nel corso dell’incontro, è stato espresso apprezzamento per le misure della prossima “manovrina regionale” che destina 43 milioni di euro per contrastare, in particolare, il “caro voli” con il fine di ridurre l’isolamento geografico della Sicilia e per sostenere le strutture sanitarie private convenzionate, ampiamente rappresentate dalle Associazioni dei due territori.
Tali interventi sono stati definiti cruciali per garantire il diritto alla mobilità, per rafforzare il sistema economico locale, per superare i fattori strutturali dell’insularità e per assicurare sempre più il diritto alla salute.
In merito alle infrastrutture e all’isolamento geografico, grande attenzione è stata posta alla realizzazione del Ponte sullo Stretto che dovrà vedere protagonisti i territori e le aziende siciliane.
Particolarmente apprezzati, infine, sono stati anche gli stanziamenti dedicati all’export, componente fondamentale dell’economia dell’Area Orientale della Sicilia, dove le imprese dei due territori costituiscono la parte più rilevante della bilancia commerciale regionale.
È stata altresì annunciata la creazione di un “Desk congiunto per l’internazionalizzazione”, che offrirà un supporto concreto alle aziende, con un focus sui settori trainanti dell’agroalimentare e del petrolchimico, per affrontare le nuove sfide e cogliere opportunità nei mercati esteri.
Le associazioni hanno inoltre commentato positivamente, considerandola fondamentale per il Mezzogiorno, la stabilizzazione della misura “Decontribuzione Sud” fino al 2029. È stata ribadita l’urgenza di accelerare l’iter autorizzativo europeo per le aziende con oltre 250 dipendenti e l’importanza di estendere la platea dei beneficiari a contratti diversi dal tempo indeterminato, come promesso dal Governo nazionale.
Grande attenzione è stata dedicata anche al futuro industriale della Sicilia orientale, con particolare riferimento alla riconversione del Polo Petrolchimico e al rafforzamento del settore della microelettronica, due asset strategici per la crescita e l’occupazione. Le associazioni hanno evidenziato l’impegno del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per sostenere investimenti mirati in questi settori chiave, in un’ottica di transizione sostenibile e innovazione tecnologica.
Il potenziamento dei porti di Catania, Augusta e Siracusa, altro tema al centro del confronto, è stato riconosciuto come essenziale per il posizionamento della Sicilia nel Mediterraneo. Il percorso di specializzazione delle tre infrastrutture – con Augusta hub per il traffico merci e container, Catania destinata al turismo crocieristico e di diporto e Siracusa per il diporto e le crociere di alta gamma – rappresenta un obiettivo prioritario per la crescita dell’economia locale, insieme alla necessità di accelerare gli investimenti nelle rispettive aree portuali ed eliminare i vincoli del decreto SIN dalle aree non contaminate a mare dei porti di Augusta e Siracusa. Infine, è stata evidenziata l’urgenza di sbloccare l’iter di rinnovo della governance della Camera di Commercio della Sicilia Orientale, necessaria per affrontare efficacemente il processo di privatizzazione dell’aeroporto di Fontanarossa in una logica di partenariato pubblico-privato e per valorizzare il sistema aeroportuale regionale, con particolare attenzione allo sviluppo dello scalo di Comiso.
“Questo incontro – ha dichiarato Cristina Busi – dimostra quanto sia fondamentale la rete tra imprenditori per superare le criticità che la nostra regione affronta ogni giorno. La Sicilia, infatti, ha potenzialità straordinarie e le imprese, nonostante la complessità dello scenario economico, dimostrano di possedere capacità e strumenti per invertire il divario che ci separa dal resto del Paese. Rafforzare la collaborazione tra i nostri territori è determinante per tracciare un percorso di crescita condiviso e sostenibile, che metta al centro innovazione, occupazione e sviluppo”.
“L’incontro di oggi tra le Associazioni Confindustriali di Catania e Siracusa – ha dichiarato Gian Piero Reale – vuole anche rappresentare un modo di affrontare le sfide imprenditoriali delle nostre aziende valorizzando al massimo il sistema Confindustriale a livello territoriale, regionale e nazionale. Le nostre province vedono insediate le due maggiori aree industriali della Sicilia, il Polo Industriale di Siracusa e l’Etna Valley. È quindi essenziale individuare e massimizzare le sinergie possibili”.
Franz Di Bella, Vicepresidente vicario di Confindustria Catania, ha posto l’accento su un altro aspetto fondamentale per la competitività del Sud: “Gli incentivi all’occupazione nel Mezzogiorno sono un tema imprescindibile. La ‘Decontribuzione Sud’ è un volano straordinario, ma per dispiegare tutta la sua efficacia è necessario estenderla alle imprese con oltre 250 lavoratori e ai contratti diversi dal tempo indeterminato. L’impegno del Governo nazionale, già sancito da un ordine del giorno votato alla Camera, è un segnale importante, ma occorre trasformarlo rapidamente in azioni concrete per garantire un impatto positivo sul mercato del lavoro e sull’economia del Sud”.
Maria Pia Prestigiacomo, Vicepresidente vicario di Confindustria Siracusa, ha sottolineato: “È ormai inevitabile adottare misure urgenti per traguardare nei tempi necessari la riconversione dei vari settori produttivi, a partire dal petrolchimico e dall’energetico. Occorre, inoltre, che le misure previste a favore della continuità territoriale possano essere rese realmente compensative dello squilibrio esistente.
È stato infine condiviso un percorso per la transizione energetica, necessario per rendere le imprese sempre più competitive e sostenibili.
Gaetano Evangelisti, delegato di Confindustria Catania per l’Energia e la Sostenibilità e responsabile Associazioni, Stakeholder e Politiche Territoriali di Enel, ha sottolineato: “Energia e sostenibilità rappresentano oggi fattori strategici per la competitività delle
imprese. La transizione energetica è già in atto, ma per coglierne appieno tutti i benefici per il sistema Paese è necessario velocizzare il percorso, favorendo una spinta ulteriore nello sviluppo degli impianti di produzione da fonti rinnovabili, e continuare a supportare lo sviluppo della filiera italiana di questo settore. In questo contesto, Enel è impegnata concretamente con 3Sun, la Gigafactory di Catania che produce, con propri brevetti, pannelli fotovoltaici ad alte prestazioni, garantendo una presenza strategica per il rafforzamento del settore delle rinnovabili e per la crescita del territorio. Adesso più che mai, è fondamentale agire con determinazione per coniugare sostenibilità, innovazione e sviluppo a vantaggio di cittadini e imprese.
Giancarlo Bellina, Vicepresidente di Confindustria Siracusa con delega alla Sostenibilità, Transizione Digitale e Responsabilità Sociale, ha evidenziato che “è necessaria una transizione energetica equa e sostenibile, basata sul principio della neutralità tecnologica, per ridurre le emissioni di gas climalteranti. Assumere un comportamento sostenibile significa contribuire positivamente alla società e all’ambiente e assicurare la salvaguardia del pianeta”.