La Sicilia avrà il suo atlante linguistico. Non solo un dizionario, ma un progetto. Si tratta di Datos- Dizionario – atlante dei toponimi orali in Sicilia della Professoressa Marina Castiglione di Unipa. Tale dizionario raccoglie l’intero repertorio onomastico (antroponimi e toponimi) ufficiale e di tradizione scritta (cartografica e storico-diplomatica). Etimologia, corografia, citazioni storiche, bibliografia dei nomi di luogo il dizionario toponomastico siciliano favorisce la conoscenza della lingua, la pronuncia e l’uso dei termini, il loro significato, l’origine e la tradizione; raccoglie i nomi di luogo di tradizione popolare e cartografica. Il progetto dell’Università di Palermo e del Centro studi filologici e linguistici siciliani si pone come obiettivo la raccolta capillare dei repertori toponimici popolari al fine di rappresentare culturalmente e codificare linguisticamente il patrimonio orale più ricco del Mediterraneo: quello della Sicilia. I quaderni di “toponomastica orale” siciliana, previsti per ogni comune, raccolgono i toponimi nella forma popolare-dialettale e il confronto con le fonti documentali. Nasce così Datos, una serie di fascicoli dedicati ai singoli centri, che propone una mappatura delle forme di denominazione toponimica dialettale: luoghi e lemmi si amalgamano nel progetto che ha radice comune nell’ Atlante Linguistico della Sicilia (ALS) e che convergerà in un archivio digitale, Atos. Datos e Atos sono frutto del lavoro comune tra il Centro di studi filologici e linguistici siciliani, presidente Giovanni Ruffino e le professoresse Marina Castiglione e Angela Castiglione. Il Centro Studi Filologici e Linguistici dell’Università di Palermo ha promosso una indagine su tutto il territorio della Sicilia al fine di raccogliere tutti quei toponimi a rischio di estinzione per l’evolversi delle dinamiche sociali ed economiche. Pochi giorni fa è stato presentato il primo volume a Castello Chiaramontano di Racalmuto: “Grotte e Racalmuto Datos 1, Dizionario – Atlante dei Toponimi orali in Sicilia”, di Angelo Campanella.
Il progetto, riconosciuto dal recente Piano di finanziamento del Prin 2022, verrà seguito dagli atenei di Palermo, Catania, Messina.
