Ambiente

“Comuni Ricicloni”: assegnata da Legambiente menzione speciale al Comune di Messina

Nella sede del Ceas “Rospo Smeraldino” ai Cantieri culturali alla Zisa, si è tenuta la cerimonia di consegna dei premi, nell’ambito dell’iniziativa “Presentazione Dossier Comuni Ricicloni” promossa da Legambiente Italia e Legambiente Sicilia, rivolta ai Comuni ricicloni, ovvero quei Comuni che hanno raggiunto una percentuale superiore al 65% di RD secondo i dati elaborati nell’anno 2020. Il Comune di Messina ha ricevuto “la Menzione Speciale” per essersi “distinto nelle buone pratiche della gestione dei rifiuti e della economia circolare”.
All’evento, presente il Sindaco Cateno De Luca insieme all’Assessore alle Politiche Ambientali Dafne Musolino, e per la Società in house providing Messinaservizi Bene Comune, il Presidente Giuseppe Lombardo, la consigliera CdA Mariagrazia Interdonato e il Direttore Generale Nicola Russo. Nel ricevere la Menzione Speciale il Sindaco De Luca ha evidenziato che “i risultati raggiunti dall’Amministrazione nella raccolta differenziata sono il frutto di una serie di attività messe in campo dalla Messinaservizi che vanno dall’estensione del servizio porta a porta su tutto il territorio comunale, all’eliminazione dei cassonetti filo strada, alla gestione del territorio con l’installazione delle telecamere, l’applicazione delle ganasce fiscali, nonchè la lotta all’evasione che ha consentito di accertare circa 15mila utenze fantasma. Sono state queste, azioni importanti che hanno consentito al Comune di Messina di raggiungere per l’anno 2021 la percentuale media di RD del 43% e del 53,09% riferito al secondo semestre 2021, ma che comunque si tratta di iniziative che devono essere affiancate da una seria attività di programmazione impiantistica da parte della Regione, senza la quale l’autonomia nella gestione del ciclo dei rifiuti resterà sempre un obiettivo irraggiungibile per i Comuni. Su questo punto non esito a ribadire – ha concluso De Luca – che tutta la politica regionale degli ultimi 20 anni ha alimentato un sistema che ha consentito agli impianti privati di prosperare a discapito degli impianti pubblici e del diritto dei siciliani ad avere un territorio liberato dai rifiuti”.

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