Sanità

Codacons, tempi di attesta intollerabili a Trapani: esposto alla Procura

Il Codacons interviene con fermezza sulla gravissima vicenda dei ritardi nella refertazione degli esami istologici presso l’ASP di Trapani, che hanno già causato conseguenze drammatiche per i pazienti e le loro famiglie.
“Siamo di fronte a un caso di malasanità inaccettabile, dove i ritardi nella refertazione degli esami istologici stanno mettendo a rischio la vita dei pazienti. Ogni giorno che passa senza una diagnosi tempestiva può fare la differenza tra la vita e la morte. Non possiamo tollerare che in un Paese civile si debbano attendere mesi per conoscere l’esito di un esame cruciale per la salute dei cittadini. È un fatto gravissimo su cui la magistratura deve fare piena luce”, denuncia il Codacons, annunciando la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica di Trapani, affinché venga fatta piena luce sulle responsabilità di questa grave disfunzione sanitaria.
“Annunciamo inoltre la costituzione di parte offesa, per garantire giustizia ai pazienti coinvolti e ai loro familiari, e per ottenere il risarcimento dei gravi disagi patiti a causa di questi ritardi inaccettabili. Le istituzioni devono intervenire immediatamente per sanare questa vergognosa situazione”, afferma il Ccodacons, sottolineando come questa vicenda rappresenti un grave attentato al diritto alla salute dei cittadini.
Il Codacons chiede l’intervento immediato del Ministero della Salute e della Regione Siciliana affinché si ripristini la legalità e si garantisca a tutti i cittadini il diritto a una diagnosi tempestiva, condizione essenziale per la tutela della vita e della salute.
Il Codacons invita i pazienti e i loro familiari a segnalare tutti i casi di ritardi nella refertazione degli esami istologici, contattandoci ai seguenti recapiti: Email: sportellocodacons@gmail.com; WhatsApp: 3715201706; Telefono: 095441010.
“Non resteremo a guardare e continueremo la nostra battaglia per difendere i diritti dei cittadini e contrastare l’inefficienza di una sanità che troppe volte lascia i pazienti senza risposte. La giustizia deve fare il suo corso e chi ha responsabilità in questa vicenda deve essere chiamato a risponderne”, conclude il Codacons.

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