Cna siciliana a Comuni e Regione: “Aprire si può—Sostenere si deve!”
Dirigenti, imprenditori ed artigiani della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna) hanno incontrato i rappresentanti delle istituzioni locali dei principali Comuni siciliani. Circa cento le delegazioni territoriali che hanno manifestato, pacificamente e simbolicamente, il proprio disagio ai rappresentanti del potere. Proposte sono state avanzate a Comuni e Regioni per una adeguata e sana ripartenza.
L’organizzazione italiana di rappresentanza delle imprese dell’artigianato e della PMI a sostegno del settore dell’Agroalimentare, della Ristorazione e degli Eventi subisce ad oggi una ricaduta a piombo della grande crisi scaturita dell’emergenza sanitaria. La protesta “Aprire si può—Sostenere si deve!” si è tenuta presso i Palazzi municipali siciliani, anche con riunioni di Giunta e di Consigli comunali.
“Farò quanto è nelle mie competenze e possibilità per dare sostanza, attraverso il coinvolgimento delle Commissioni e del Parlamento, alle vostre richieste”. Lo ha detto Gianfranco Miccichè nel corso dell’incontro con la delegazione regionale della Confederazione. E, al Presidente dell’Ars, la consegna della piattaforma rivendicativa ad opera del presidente Nello Battiato, del segretario Piero Giglione e del coordinatore regionale del comparto, Tindaro Germanelli. “Abbiamo apprezzato l’atteggiamento di apertura del presidente Miccichè. – hanno detto i rappresentanti della Cna siciliana – Ci ha ascoltati e, con grande senso di responsabilità, ha messo a disposizione il proprio ruolo per azionare le leve istituzionali di prossimità, ma anche quelle romane, necessarie per dare le risposte che gli operatori della filiera si attendono per sopravvivere alla catastrofe economica”.
“Restiamo in attesa di riscontro, alla luce anche dell’incontro di oggi con il Governo regionale, nella persona dell’assessore alle Attività Produttive, Mimmo Turano – spiegano Battiato, Giglione e Germanelli – è stata davvero una mobilitazione di straordinaria partecipazione, che ha visto numerosi nostri dirigenti ed imprenditori, ormai allo stremo e arrabbiati, mettersi in prima linea per sollecitare le istituzioni locali ad agire ed intervenire”.
Tra le richieste contenute nel documento consegnato ai Comuni e alla Regione: l’esenzione totale dei tributi locali anche per il 2021, con particolare riferimento alla Tari, connessa all’operatività delle imprese; il sostegno a fondo perduto a favore della filiera, connesso al dato di maggiore perdita subita nel raffronto tra l’anno 2020 e il 2019 (modalità che permette di ridurre gli squilibri determinati dalla scelta di adottare l’unico parametro dei codici Ateco che non permettono di valutare compiutamente la perdita reale); rimpinguare la dotazione del Fondo Sicilia per le ricettività e la ristorazione gestito dall’Irfis (finanziamento a tasso dello 0,25% in 7 anni con 2 di preammortamento).
Inoltre, capitolo affitti: andare oltre l’attuale agevolazione legata al credito d’imposta; estendere per le attività di ristorazione l’ingresso fino alle ore 21 con chiusura alle 22. “Non possiamo che essere soddisfatti per la sensibilità riscontrata in tutti gli incontri – concludono Battiato, Giglione e Germanelli – ma certamente continueremo ad essere attenti e vigili affinché il decisore politico, a vario livello, possa accogliere e tramutare in provvedimenti le nostre proposte, che sono legittime e di buon senso, fondamentali per consentire al settore, uno dei più colpiti dalle restrizioni, la necessaria protezione e l’opportuna ripartenza”.