“Chiodo della terra” primo libro di Roberto Zito
“Chiodo della terra” è il racconto di una delle più devastanti eruzioni mai avvenute nella storia dell’Etna. Un cataclisma che si consuma nell’arco di una notte, quando un’esplosione squarcia la cima del vulcano, seguita da una tempesta di lapilli che blocca i superstiti tra i boschi ridotti in fiamme. Un’apocalisse vista attraverso l’ottica di sei personaggi, sei percorsi che si intrecciano tra loro. È la storia di Luca, un ragazzo fuggito a Milano per sottrarsi alla violenza del padre Giuseppe, un uomo brutale e fanatico, incapace di accettare un figlio omosessuale. Appresa la notizia del disastro sull’Etna, Luca cercherà di tornare a Catania per salvare sua madre Agata, intrappolata sul vulcano insieme al marito, ormai accecato dalla sua stessa follia. Il loro destino si incrocia con quello di Matt e Lisa, una coppia di turisti inglesi dispersa tra i sentieri dell’Etna durante un’escursione notturna, e con quello di Carmine, un ambizioso politico con alle spalle un’oscura tragedia personale.
Ognuno di loro cercherà un modo per sopravvivere, e allo stesso tempo dovrà perdonarsi per le colpe del proprio passato. Un passato che rischia di rimanere seppellito dalla furia dell’Etna, trascinando con sé il carico di tormenti e rimpianti che ogni persona cela nell’animo.
Spiega Roberto Zito: «“Chiodo della terra” è un romanzo corale ambientato durante un’eruzione dell’Etna di dimensioni apocalittiche. Il romanzo è nato quando, parlando con degli amici che vivono nei paesi etnei, mi hanno confessato di sognare spesso che l’Etna possa distruggere tutto. Ho pensato: perché non scrivere una storia partendo proprio da quell’immagine, ambientandola ai giorni nostri? Così ho ideato questo romanzo in cui l’Etna scatena un’eruzione dagli effetti devastanti, attraverso l’ottica di sei personaggi principali che, nel corso del cataclisma, affrontano i propri tormenti personali: gli abusi domestici, il legame di odio e amore tra genitori e figli, l’omertà, la follia e il fanatismo. Ogni personaggio rappresenta uno spaccato della società odierna, ognuno porta con sé il proprio carico di errori e rimpianti. I loro percorsi si intrecceranno col procedere della storia, mentre i personaggi cercheranno di salvarsi e, al tempo stesso, comprendersi e accettarsi, nonostante siano tormentati dai peccati del loro passato. I capitoli del romanzo riportano nel titolo i nomi dei personaggi, per indicare il punto di vista attraverso cui è narrata la storia, in modo da seguire i vari intrecci. In questo, mi sono ispirato al metodo di scrittura di George R. Martin, ma anche ai romanzi di stampo apocalittico di Cormac McCarthy, a film corali come “Magnolia” di Paul Thomas Anderson e alla serie televisiva “Anna”, tratta dal romanzo di Niccolò Ammaniti. Spero di essere stato all’altezza del compito che mi sono posto: realizzare una storia che non sia mai stata scritta, usando uno scenario che da sempre affascina i visitatori di tutto il mondo, ma che incute anche un timore inconscio. E, allo stesso tempo, affrontare molte tematiche della contemporaneità, cercando di non dare giudizi ma di seguire semplicemente le storie di personaggi che, come tutti gli esseri umani, nascondono nel proprio vissuto luci e ombre».
Roberto Zito, 35 anni, vive ad Acireale (CT). Laureato in Filologia Moderna presso l’Università degli Studi di Catania, ha vinto il primo premio nella categoria racconto breve al concorso letterario nazionale “Premio Themis – I Edizione”, organizzato dall’Associazione “Orizzonti liberi”. Il racconto vincitore è pubblicato presso la A&B editrice.
È stato finalista alla prima e alla quarta edizione del concorso di critica cinematografica nazionale “Scrivere di cinema – Premio Alberto Farassino”, indetto dall’Associazione Cinemazero, dalla Fondazione Pordenonelegge e dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. La recensione finalista alla prima edizione del concorso è stata pubblicata in una raccolta dal titolo “Scrivere di cinema – 53 debutti critici”, edita nel 2009 da Lampi di Stampa.
Ha collaborato con l’Università di Catania per la realizzazione del cineforum in lingua originale “Learn by Movies” e ha svolto il ruolo di selezionatore per la sezione cortometraggi internazionali alla rassegna “Garden in Movies”, presieduta dalla giornalista Ornella Sgroi.
Nell’ottobre 2021 è stato selezionato tra i finalisti della IV edizione del concorso “A Caccia di Storie”, un contest dedicato alla narrativa per ragazzi organizzato da Lucca Comics & Games, Book on a Tree e dalla Fondazione Nazionale Carlo Collodi, in collaborazione con Il Battello a Vapore.
Attualmente frequenta la Scuola biennale di Scrittura e Storytelling del centro di formazione artistica “Viagrande Studios”.
“Chiodo della terra” è il suo primo romanzo.