Cronaca

Catania, Codacons e Unicodacons scendono in campo per l’elezione del nuovo Rettore

Mantenendo fede all’impegno di portare un proprio contributo per il superamento delle criticità che affliggono l’Ateneo catanese, Codacons e Unicodacons (Osservatorio per la qualità dei servizi accademici), annunciano che sono pronti a svolgere un ruolo attivo nel contesto della prossima campagna elettorale nel 2025 per la scelta del nuovo rettore dell’Università di Catania.
È questa un’occasione troppo importante per procedere, presto e bene, al rilancio di un Ateneo, quello catanese, che negli ultimi anni ha purtroppo perso gran parte del prestigio di cui ha sempre goduto, fino al recente passato, nel panorama accademico nazionale e internazionale. Un riscatto che risulta fondamentale non soltanto per l’istituzione universitaria, ma anche e soprattutto per il territorio che la ospita, per tutti i nostri giovani e per le loro famiglie, per il futuro della nostra terra.
L’Ateneo è un “bene comune”, fondamentale per la crescita sociale delle nuove generazioni e per il benessere economico del territorio, fonte di sviluppo, di risorse, di occupazione. Un bene così importante la cui cura impone la più ampia partecipazione dei cittadini, che – insieme agli studenti e alle loro famiglie – investono importanti risorse economiche per il progresso degli studi e delle ricerche accademiche.
Il Codacons auspica e si adopererà affinché l’Ateneo si dia il prima possibile un rettore in grado di esprimere una vision di alto profilo, che sappia restituire entusiasmo e orgoglio di appartenenza alla comunità universitaria catanese.
Un rettore – continua Codacons – che abbia profondamente a cuore i valori della trasparenza e della partecipazione; che voglia subito farsi parte diligente nel favorire, nel pieno rispetto dei tratti distintivi dell’open government, un governo veramente partecipato dall’Ateneo, aperto a ogni forma di dialogo e di confronto diretto con i cittadini, che intendono collaborare ai processi decisionali per assicurare il necessario rilancio del nostro Ateneo; che torni a puntare, con accresciuta convinzione, sul principio della trasparenza amministrativa, corollario necessario dei principi, costituzionalmente garantiti, di buon andamento e di imparzialità dell’agire amministrativo, per agevolare i cittadini nelle loro attività propositive, di controllo continuo, di coscienza critica; ciò, attraverso una piena libertà di accesso ai dati e alle informazioni amministrative mediante le nuove tecnologie digitali, a partire dal sito web dell’Ateneo.
Un rettore che faccia sentire la sua voce attraverso un’efficace comunicazione istituzionale, pronta e costante, tale da restituire all’Ateneo il ruolo di protagonista nell’affrontare e risolvere i tanti problemi che affliggono il nostro territorio, con particolare attenzione anche al rilancio culturale delle città.
Un rettore che sappia dare risposte concrete sia agli studenti che già popolano l’Ateneo catanese (ricordiamo perfettamente l’imponente manifestazione di protesta di fine ottobre 2022 degli studenti dell’Università di Catania, le cui più importanti istanze – in materia di governance di Ateneo, di rapporti col mondo del lavoro, di riduzione della contribuzione, di diritto allo studio, di partecipazione studentesca alle politiche di reclutamento del personale docente, ecc. – sono rimaste pressoché totalmente inevase), sia ai tanti, tantissimi giovani siciliani che decidono di non iscriversi all’Università o che – quando si iscrivono – preferiscono migrare al Nord. Urge un’importante rimeditazione dell’offerta formativa, verso una didattica di qualità, innovativa e competitiva, che contribuisca – unitamente a un forte potenziamento dell’azione di orientamento in entrata – a porre un argine alla tanto crescente quanto triste migrazione per motivi di studio, che sta producendo un progressivo scivolamento del migliore capitale umano dal Sud al Nord. Va bloccata quella che ormai risulta essere una vera e propria emorragia, di intelligenze e di risorse economiche, che determina anzitutto un ingente dispendio di denari per le famiglie che devono affrontare i costi diretti della migrazione studentesca e che, d’altro canto, il che è ancora più grave, sottrae ogni anno all’economia territoriale centinaia di milioni di euro, con conseguente penalizzazione di qualsiasi attività produttiva.
Il nuovo rettore, in sostanza, dovrà promuovere una rinnovata credibilità per il nostro Ateneo, principale volano per le sorti di un intero territorio, coinvolgendo tutte le componenti della comunità universitaria, favorendo per tale via un rilancio della ricerca scientifica universitaria, in particolare di quella commissionata dalle aziende pubbliche e private, stimolando la medicina universitaria a recuperare un ruolo trainante nel panorama sanitario locale e nazionale, incentivando e valorizzando con ogni mezzo – a partire dalla leva retributiva, in costante, leale e proficuo dialogo con le organizzazioni sindacali – il personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo, per rinvigorire una macchina organizzativa che, nel recente passato, è stata in più occasioni presa a modello dalle altre amministrazioni pubbliche e dalle maggiori istituzioni universitarie italiane.
Codacons e Unicodacons sono pronti a dare il proprio fattivo contributo affinché l’Ateneo possa scegliere la guida più adeguata per affrontare le importanti sfide che lo attendono nell’immediato futuro. Vaglierà con grande scrupolo le candidature a rettore, anche attraverso incontri coi singoli candidati. Promuoverà e sosterrà, coi tanti amici del Codacons presenti nella comunità universitaria catanese, quella candidatura che risulterà maggiormente in linea con gli interessi generali dei cittadini, del personale universitario e degli studenti. Ciò, alla luce dei programmi e delle idee di ciascun candidato, guardando con particolare attenzione ai risultati già raggiunti dallo stesso nei suoi precedenti incarichi accademici.

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