Caltagirone celebra la Giornata della Memoria
La Giornata della Memoria fu istituita a livello internazionale il 27 gennaio dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si riunì il 1° novembre 2005 in occasione del 60° anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell’Olocausto.
Con questo termine si indica il genocidio di cui si resero responsabili le autorità della Germania nazista e i loro alleati, dello sterminio di tutte le categorie di persone ritenute dai nazisti inferiori per motivi politici o razziali- Tra essi gli ebrei – ne furono sterminati circa 6 milioni – gli slavi delle regioni occupate nell’Europa orientale, i prigionieri di guerra sovietici, i neri europei, gli oppositori politici, i massoni, le minoranze etniche, i prigionieri di guerra sovietici, i gruppi religiosi, gli omosessuali e i portatori di handicap mentali o fisici. In totale le vittime dell’Olocausto furono tra il 15 e i 17 milioni, di cui circa 6 milioni di ebrei sterminati.
Caltagirone, il 27 gennaio, celebra la Giornata delle Memoria conla Società calatina di storia patria e cultura, presieduta da Alfio Caruso, col patrocinio e la collaborazione del Comune di Caltagirone, per rendere onore e memoria a tutte le vittime della Shoah e, in particolare, ai caltagironesi che persero la vita nei campi di concentramento sparsi nell’Europa occupata.
“Si tratta – spiega lo stesso presidente Caruso – di un modo concreto per perpetuare il ricordo delle tragiche vicende che videro soccombere ebrei, zingari, omosessuali e oppositori politici al totalitarismo nazista, durante gli anni della II Guerra mondiale. Ma è anche l’occasione per affermare con forza il concetto di una memoria operante, che chiama ciascuno a fare tesoro di quei drammatici accadimenti per agire con costante senso di responsabilità”.
L’itinerario è il seguente: appuntamento alle 10,30 in piazza Municipio, con alle 10,45 la partenza del corteo che si snoderà per le vie Duomo, Roma, Discesa Sant’Agata, Montalto e Judeca; alle 11,15, nella stessa via Judeca, all’altezza della targa commemorativa degli Ebrei espulsi dal Regno di Sicilia nel 1492, ci saranno gli interventi dei rappresentanti istituzionali e delle associazioni, le testimonianze di Giuseppa Dottorello, figlia di Francesco, una delle vittime caltagironesi del campo di concentramento di Mauthausen, e di don Enzo Mangano, il cui padre, dopo tante sofferenze, riuscì a scappare e a fare ritorno a casa. Seguirà la deposizione di una corona di fiori.
Alle 12 il corteo delle autorità e delle scuole che, percorrendo le vie Iudeca, Santo Stefano, Gelsomino, delle Francescane e le scale poste accanto all’istituto “Steve Jobs”, raggiungerà la piazzetta antistante il parcheggio Santo Stefano, dove gli studenti pianteranno dei bulbi, simboli di pace.
“Abbiamo tutti il dovere morale di conservare la memoria e di tramandarla ai più giovani – dichiara il sindaco Fabio Roccuzzo -, perché soltanto ricordando le atrocità dell’Olocausto potremo impedire che certi abomini si ripetano. E Caltagirone deve sempre più caratterizzarsi come costruttrice di pace, accoglienza e multiculturalità, città democratica e antifascista”.